Milano (LaPresse) – Due persone di circa 40 anni sono state travolte da un treno, vicino alla stazione ferroviaria di Domodossola, nella tarda serata di ieri. Uno dei due uomini è morto mentre l’altro è stato portato in ospedale in codice rosso. Secondo quanto riportano i giornali locali si tratterebbe di un duplice suicidio. I due si sarebbero gettati sotto un treno di passaggio a pochi metri l’uno dall’altro. La polizia è al lavoro per ricostruire la dinamica e i motivi del gesto. La comunità di Domodossola è sconvolta per l’accaduto.
A Pisa un ragazzo 19enne si buttò sotto un treno mentre scappava alcuni mesi fa
Svolta nelle indagini sulla morte di Nicolay Vivacqua, il ragazzo pisano di 19 anni che la mattina del 21 dicembre scorso, dopo aver dato fuoco a un’auto insieme a un altro giovane, fuggì sui binari della linea ferroviaria e venne travolto da un treno all’altezza di Riglione-Oratoio, zona della periferia di Pisa. Proprio l’incendio doloso ha portato gli investigatori della squadra mobile su una pista nuova. Che si è concretizzata con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un pensionato di 75 anni. residente a Pisa, proprietario dell’auto incendiata.
L’uomo, spiega la polizia, è ritenuto responsabile di aver compiuto ripetuti atti sessuali e violenze sessuali nei confronti di quattro giovani che all’epoca dei fatti erano quasi tutti tredicenni. L’attività investigativa era già nata nell’ambito di un procedimento penale della locale Procura per i reati di violenza sessuale e prostituzione minorile. Avviato da una denuncia resa da un giovane cittadino marocchino per fatti avvenuti quando era ancora minorenne. Denuncia che è apparsa “oltremodo fondata sulla base delle risultanze investigative”. Uno dei quattro giovani abusati era proprio Nicolay Vivacqua.