Brexit, il ministro Hammond: “Possibile svolta nei prossimi giorni”

Intanto il presidente della Commissione europea Juncker non esclude l'ipotesi 'no deal'

(Photo by Daniel LEAL-OLIVAS / AFP)

LONDRA – C’è stato “del movimento” da parte dell’Unione europea, che potrebbe portare a una svolta nei colloqui sulla Brexit “nei prossimi giorni”. Ad affermarlo è il ministro delle Finanze britannico, Philip Hammond, secondo cui i progressi nei negoziati potrebbero portare a un nuovo voto la prossima settimana sull’accordo di divorzio negoziato dalla premier Theresa May con Bruxelles, respinto dai deputati lo scorso mese.

Brexit, i possibili scenari secondo il ministro Hammond

“Ci potrebbe essere un’opportunità di rivotare alla Camera dei comuni”, ha detto a Bbc, “ma questo dipenderà dai progressi che saranno fatti nei prossimi giorni, queste discussioni sono in corso”.

Il vertice tra la premier May e il presidente Juncker

May ha incontrato mercoledì il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e i due in una dichiarazione congiunta hanno detto di aver avuto colloqui “costruttivi” sulla “garanzia che può essere data a proposito del backstop, che sottolinea ancora una volta la sua natura temporanea”. Il segretario alla Brexit, Stephen Barclay, e il ministro alla Giustizia, Geoffrey Cox, in agenda per giovedì hanno “discussioni dettagliate” con il capo negoziatore dell’Ue per la Brexit, Michel Barnier, a Bruxelles, secondo Downing Street.

Il presidente Juncker non esclude l’ipotesi ‘no deal’

Intanto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker non esclude il ‘no deal’. “Se accadrà il no deal, e non possiamo escluderlo, ciò avrà conseguenze terribili socialmente ed economicamente, sia nel Regno Unito sia nel continente, quindi il mio sforzo è orientato a far sì che il peggio possa essere evitato. Ma non sono molto ottimista”.

I rapporti tra Regno Unito ed Unione europea

“Brexit è decostruzione, non è costruzione. E’ il passato, non è il futuro. Stiamo facendo ogni sforzo perché la Brexit sia organizzata in un modo adeguato, civile e ben pensato. Ma non ci siamo, perché al Parlamento britannico la maggioranza è sempre contro qualcosa”, ha concluso Juncker.

(LaPresse/AFP)

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