PALERMO – Scoperto l’autore di alcuni incendi avvenuti nell’estate del 2017. I carabinieri della compagnia di Monreale (Palermo) hanno arrestato due persone, padre e figlio, di 62 e 26 anni. Poiché ritenute responsabili a vario titolo di furto pluri aggravato in continuazione e in concorso, peculato e incendio boschivo. Il 62enne, palermitano, è operaio del servizio antincendio dell’azienda forestale e territorio della Regione Siciliana. Le indagini sono nate a seguito di una serie di episodi incendiari, di matrice dolosa. Che hanno interessato la zona boschiva di Monreale tra giugno e i primi giorni di agosto del 2017.
Secondo quanto ricostruito dai militari, sarebbe stato il 26enne ad appiccare gli incendi del 18 giugno 2017, a Palermo nel vallone alle spalle di via Torrente d’Inverno. Lì sono stati distrutti 5mila mq di vegetazione. Sarebbero da ricondurre a lui anche i roghi del 13, 17, e 25 luglio 2017, in zona Piano Geli a Monreale. Che hanno interessato diversi ettari di macchia mediterranea, richiedendo prolungati interventi per lo spegnimento delle fiamme. In particolare, l’incendio del 25 luglio è arrivato a minacciare le abitazioni presenti nell’area. Danneggiando anche alcuni cavi elettrici e determinando l’interruzione della corrente nella borgata.
Inoltre, è emerso che i due avessero commesso una serie di furti di materiale ferroso. In alcuni casi sottratto alle infrastrutture stradali, che poi rivendevano. In un’occasione il 26enne si è anche impossessato di una telecamera con relativi fili di rame, installata dalla polizia giudiziaria per condurre indagini sugli incendi. Infine, hanno trovato il 62enne forestale in possesso di diversi attrezzi agricoli (motoseghe e decespugliatori senza matricole ed etichette identificative) di proprietà dell’Azienda foreste e territorio della Regione Siciliana, da lui sottratti approfittando del proprio incarico come operaio del servizio antincendio.
(LaPresse)