MILANO – Piazza Affari chiude in rosso, pesa lo stacco delle cedole e la Juve pesante. Piazza Affari chiude la seduta odierna in lieve ribasso con il Ftse Mib che cede lo 0,27% a 21.896,84 punti appesantito dallo stacco dei dividendi di alcune blue chip e dalle difficoltà del titolo Juventus. Positive invece le altre principali Borse europee.
In spolvero il comparto dell’oil, con le quotazioni del greggio che si mantengono in prossimità dei massimi da sei mesi sostenute dalla decisione dell’amministrazione Trump di non rinnovare le esenzioni ad otto paesi, tra cui l’Italia, alle sanzioni per le importazioni di petrolio dall’Iran. Una mossa che mira a bloccare completamente le esportazioni di greggio da Teheran a partire dal prossimo 2 maggio e che colpisce soprattutto alcuni paesi asiatici tra cui Cina, India, Giappone e Corea del Sud.
Tornando a Piazza Affari, svettano in cima al Ftse Mib i petroliferi Tenaris (+3,5%) e Saipem (+2,9%). Ben comprata anche Eni (+2,4%) in scia alla buona intonazione del greggio e in attese dei conti del primo trimestre 2019 che verranno diffusi domani. In rialzo Leonardo (+0,1%) dopo che la sua tecnologia di smistamento bagagli scelta per il Terminal 1 dell’aeroporto internazionale di Hong Kong, il quinto scalo più trafficato al mondo. Tra le peggiori del listino troviamo Fca (-4,5%) e UniCredit (-3,3%), appesantite dallo stacco cedola. In calo anche Stm (-3,4%) che diffonderà domani prima dell’apertura dei mercati i conti del primo trimestre. La peggiore è però Juventus con il titolo in calo del 5,6%.
(AWE/Finanza.com)