Usa, australiana uccisa da polizia: 20 milioni di dollari alla famiglia

La città di Minneapolis, nel nord degli Stati Uniti, ha raggiunto un accordo per risarcire con 20 milioni di dollari la famiglia di una istruttrice di yoga australiana che fu uccisa da un agente di polizia nel 2017.

(Photo by Kerem Yucel / AFP)

CHICAGO – La città di Minneapolis, nel nord degli Stati Uniti, ha raggiunto un accordo per risarcire con 20 milioni di dollari la famiglia di una istruttrice di yoga australiana che fu uccisa da un agente di polizia nel 2017. L’agente Mohamed Noor, 33 anni, è stato riconosciuto colpevole martedì da una giuria popolare per l’omicidio di Justine Damond, 40enne che si era trasferita negli Usa per sposarsi. L’insegnante di yoga aveva contattato il servizio di emergenza al numero 911 per segnalare un possibile stupro in un buio vicolo vicino a casa sua. Noor, dalla macchina della polizia, dopo la chiamata le aveva sparato, ferendola all’addome e uccidendola. La condanna per omicidio è stata la prima in epoca moderna nella città nei confronti di un agente che ha sparato mentre era in servizio.

La risoluzione

“Non è una vittoria per nessuno, ma un modo per far avanzare la nostra città”, ha detto il sindaco Jacob Frey in conferenza stampa. La famiglia di Damond intende donare 2 milioni di dollari per le attività di contrasto alla violenza con armi da fuoco a Minneapolis. Robert Bennett, un avvocato della famiglia, ha dichiarato a Cnn che l’accordo mira a “inviare un messaggio chiaro. Messaggio per aiutare a far cambiare la polizia di Minneapolis in un modo che aiuti tutte le sue comunità”. Noor, licenziato dalla polizia di Minneapolis, è stato riconosciuto colpevole di omicidio non premeditato e omicidio colposo. Invece è stato assolto dall’accusa più pesante di omicidio premeditato. La sua pena sarà annunciata in un’udienza prevista il 7 giugno.

LaPresse

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