Csm, eletti i pm D’Amato e Di Matteo. Prossime suppletive a dicembre

Sono cinque i membri di Palazzo dei Marescialli che si sono dimessi dopo la pubblicazione delle intercettazioni legate all'inchiesta della procura di Perugia

Foto Paolo Giandotti/Ufficio Stampa Quirinale/

ROMA – Sono Antonio D’Amato e Nino Di Matteo i due magistrati eletti nelle suppletive indette per la scelta delle due poltrone rimaste scoperte, in quota pm, in Csm. Al primo vanno 1.460 preferenze, al secondo 1.184 e ai neo consiglieri arrivano gli auguri del Guardasigilli Alfonso Bonafede.

La votazione

Ha votato, tra domenica e lunedì, il 74 per cento degli aventi diritto (6.799 su 9.234). E il voto dà il nome ai successori di Luigi Spina e Antonio Lepre, che si sono dimessi a seguito dello scandalo nomine. La prossima tornata, dell’8 e 9 dicembre servirà a indicare un componente togato tra i giudici, a seguito delle dimissioni di Paolo Criscuoli.

Le dimissioni

Sono cinque i membri di Palazzo dei Marescialli che si sono dimessi dopo la pubblicazione delle intercettazioni legate all’inchiesta della procura di Perugia sul pm Luca Palamara. Gli altri due consiglieri coinvolti, Gianluigi Morlini e Corrado Cartoni, sono stati sostituiti, prima dell’estate, da Giuseppe Marra e Ilaria Pepe.

A breve la nomina del nuovo procuratore della Cassazione

Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare anche la nomina del nuovo procuratore generale presso la Cassazione, dopo le dimissioni di Riccardo Fuzio. Anche lui finito nella bufera a seguito di un colloquio con Palamara intercettato nel corso dell’indagine. I cinque ex consiglieri sono stati travolti dallo scandalo nomine dopo la pubblicazione di una serie di intercettazioni registrate la notte del 9 maggio del 2019 attraverso il trojan installato nel cellulare dell’indagato Palamara. I cinque erano presenti a un incontro privato organizzato dall’ex presidente dell’Anm, alla presenza di Luca Lotti e Cosimo Ferri. Nel quale il gruppo discusse delle future nomine ai vertici di alcune procure, a cominciare da quella capitolina.

(LaPresse/di Alessandra Lemme)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome