MILANO – La principale città dell’Afghanistan settentrionale di Kunduz cade in mano ai talebani. È quanto riporta su Twitter AFP, che cita fonti locali e degli insorti. La conquista arriva dopo feroci combattimenti strada per strada. Una dichiarazione degli estremisti islamici afferma che il gruppo ha preso il controllo del quartier generale della polizia, del complesso del governo e del carcere, ha riferito al-Jazeera. Fonti locali e giornalisti hanno confermato all’emittente la presenza dei combattenti islamisti nella città. “Pesanti scontri sono iniziati ieri pomeriggio, tutte le sedi del governo sono sotto controllo dei talebani, solo la base dell’esercito e l’aeroporto cono in mano alle forze di sicurezza afghane, che resistono”, ha dichiarato Amrudddin Wali, deputato dell’assemblea provinciale. Le autorità sanitarie hanno intanto parlato di 14 cadaveri di uomini, donne e bambini arrivati all’ospedale, oltre a circa 30 feriti. Si tratta del terzo capoluogo di provincia a cadere nelle mani degli estremisti negli ultimi due giorni, dopo Zaranj in Nimroz e Sheberghan in Jowzyan. Kunduz era già caduta nelle mani del gruppo nel 2015 e 2016. La popolazione della città, ha riferito un abitante ad al-Jazeera, è in gran parte fuggita prima dell’arrivo dei talebani e teme di tornare alle proprie case. Secondo una giornalista della testata a Kabul, il governo starebbe negando la caduta della città.
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