Caos movida a Caserta, i turisti scappano

Gli ospiti non apprezzano il rumore che arriva dalle strade del centro storico e sommergono di commenti negativi i ‘b&b’. Critici gli stranieri, premiate le strutture che hanno puntato sull’insonorizzazione

CASERTA – Con l’avvio del periodo estivo la città si svuota. Il primo effetto è quello di una ‘movida’ ridotta. La notte tra venerdì e sabato ha plasticamente marcato l’avvio della stagione estiva con poche persone in strada. Comincia la tregua ma non è scomparso il problema e c’è il settore del turismo che sta risentendo gravemente degli effetti nefasti della mala movida. Uno dei motivi di maggiore attrito tra i pochi esercenti ‘fuori legge’ e i residenti è quello dell’inquinamento acustico prodotto dai locali dove la musica è ‘pompata’ al massimo. Abbiamo scoperto che proprio questo problema viene percepito dai turisti che dormono nei tanti ‘b&b’ che sono presenti nelle strade del centro storico del capoluogo.

Basta leggere le recensioni che ricevono le strutture ricettive casertane sui siti specializzati. “In un posto vicinissimo ai locali c’è rumore fino a tarda notte per cui, si è costretti di chiudere le finestre. L’aria condizionata diventa importante” si legge di un primo ‘b&b’. Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli altri visitatori che hanno pernottato nel week end nel centro cittadino. “Camere un po’ rumorose/poco insonorizzate”; “I rumori provenienti dalla strada durante la notte”, gli altri commenti. Alcune strutture ricettive si sono premunite di finestre isolanti e, anche questo aspetto, diventa importante per il turista. “Finestre che non isolano completamente dalla strada che ha vita notturna” si elenca tra i problemi del ‘b&b’. “La mancanza di finestre insonorizzate che non impediscono il gran baccano fino alle tre del mattino nel bar sottostante.

Questi b&b costano quasi come un Grand Hotel senza, però, i loro servizi” rincara la dose un altro turista. “Leggermente rumoroso nel fine settimana, anche se le finestre a prova di rumore la tengono quasi tutta lontano” racconta una coppia irlandese soddisfatta dall’organizzazione per contrastare il rumore. “Il rumore legato alla posizione di un bar sotto la finestra della camera, è vero che gli italiani sono molto espressivi e fino a qualsiasi ora. Promuovere il comfort acustico” spiega in un commento a una delle strutture ricettive del capoluogo, una coppia di turisti francesi. “Molto rumoroso di notte sulla strada principale a causa della musica ad alto volume del bar sulla strada principale. Non è possibile dormire con il rumore della strada” concorda una coppia belga. C’è anche, però, chi, pur segnalandola come un difetto, ritiene sopportabile la movida casertana. “Un po’ di rumore notturno. Movida del venerdì e sabato”; “Essendo sabato sera, ed essendo posizionato vicino al centro c’era un po’ di confusione, ma è normale”; “Sabato sera un po’ rumoroso (primo piano nel centro pedonale) ma accettabile” scrivono i visitatori.

Il problema dell’inquinamento acustico, dunque, esiste e rischia di costare caro anche all’immagine della città. “Sono 10 anni che lamentiamo e denunciamo lo stato di invivibilità del centro. Se queste cose le scrivono i turisti, pensate cosa deve sopportare un residente – rincara la dose Rosi Di Costanzo, presidente del comitato per la Vivibilità Cittadina di Caserta – l’inquinamento acustico è un problema serio perché priva i residenti della possibilità di godere delle proprie abitazioni. Un bar è un bar, non può trasformarsi in discoteca alzando la musica al massimo. E’ un messaggio molto semplice ma non riusciamo a farlo capire a quei pochi che ancora confidano nell’impunità perenne. A questo – conclude – dovrebbero servire i controlli dell’amministrazione che, però, mancano del tutto”.

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