Gricignano d’Aversa, arrestato il fratello del ras Fondino

Il 53enne in sella alla moto litiga con un automobilista per un sorpasso ed esplode due colpi di revolver. Il raid davanti a un bar: l’indagato è in cella per tentate lesioni e porto illegale di pistola

GRICIGNANO D’AVERSA – Il sorpasso, poi la lite e infine gli spari: è ancora la viabilità ad innescare spiacevoli fatti di cronaca in terra casertana. Stavolta a premere il grilletto della pistola, una calibro 6,35, dice la Procura di Napoli Nord, è stato il 53enne Andrea Fondino. Destinatario del raid di piombo un automobilista, M.S., 40enne di Carinaro, con il quale proprio Fondino pochi minuti prima aveva discusso per una manovra non troppo convenzionale fatta con il suo scooter, un Sh.

Il 53enne è stato ammanettato sabato dai carabinieri della stazione di Gricignano, supportati dai militari della Compagnia di Marcianise, su ordine del giudice Vincenzo Coppola. Il pm Cesare Sirignano, che ha coordinato l’indagine, aveva chiesto il suo arresto per tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco. Per il gip, invece, esaminati gli atti degli investigatori, Fondino non voleva uccidere, ma solo intimidire, ferire. E così ha derubricato il reato in tentate lesioni. Ha comunque disposto il trasferimento in carcere dell’indagato perché l’episodio contestato ha evidenziato la sua pericolosità: è un soggetto che si muove armato e pronto a sparare. La pistola al momento non è stata trovata.

I carabinieri, poco dopo il raid, si recarono presso la sua abitazione per perquisirla. Ma della semiautomatica nessuna traccia.
Il sorpasso della discordia è avvenuto lo scorso 17 luglio nella zona del cimitero. Fondino, alla guida del Sh, e la persona offesa, a bordo di un Bmw X4, iniziarono a litigare violentemente. In pochi minuti lo scontro si spostò dalla strada all’esterno di un bar della zona e il 53enne reagì prendendo la pistola. Con il calcio dell’arma cercò di colpire al volto il 40enne. Ne nacque una zuffa nel corso della quale Fondino, secondo gli inquirenti, ha premuto il grilletto: un colpo raggiunse la serranda del locale e un altro l’automobile della persona offesa.

Il lavoro dei militari dell’Arma di Gricignano, coordinato dal pm Sirignano, ha portato il gip Coppola ad emettere la misura cautelare per Fondino, assistito dall’avvocato Cristina Mottola. Questa mattina l’uomo affronterà l’interrogatorio di garanzia. A fargli le domande sull’episodio contestatogli sarà il giudice Vincenzo Saladino. Al momento l’indagato si trova recluso nel carcere di Poggioreale.

Andrea è il fratello di Giovanni Fondino, ritenuto dagli inquirenti uomo del clan Di Grazia, all’epoca guidato dal boss Paolo (oggi pentito), e giudicato colpevole, oltre che di associazione mafiosa, pure di due tentati omicidio. Nel 2008 venne coinvolto in un’indagine della Dda tesa a far luce sul raid finalizzato ad eliminare Ferdinando Schiavo, imparentato con Francesco Schiavone Sandokan. Nel luglio del 2000 avrebbe anche partecipato al raid di piombo organizzato per eliminare Oreste Urzillo: la vittima venne raggiunta da diversi colpi d’arma da fuoco mentre era in sella alla sua moto all’esterno di una salumeria a Gricignano.

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