Stadi, gli steward scarseggiano. E noi li mettiamo a fare i ministri

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 24-01-2021 Roma Politica Trasmissione tv "Mezz'ora in più" Nella foto Luigi Di Maio Photo Roberto Monaldo / LaPresse 24-01-2021 Rome (Italy) Tv program "Mezz'ora in più" In the pic Luigi Di Maio

La sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali lancia l’allarme per il pericolo di diffusione del Covid negli stadi: mancano gli steward. Figure indispensabili per garantire il rispetto delle norme sul distanziamento. La ragione? La paga è troppo bassa rispetto al Reddito di Cittadinanza.

Insomma, agli addetti alla sicurezza starsene a casa conviene di più che lavorare. E a causa della crisi cronica dei centri per l’impiego, c’è da immaginare che ci resteranno a lungo. Per non parlare di quelli che sono diventati ministri del Lavoro prima e degli Esteri poi. A loro starsene lontani dai luoghi di lavoro in cui hanno fatto le loro uniche esperienze “sul campo” conviene ancora di più.

Dall’altra parte, secondo AlmaLaurea il tasso di disoccupazione dei laureati in Relazioni Internazionali oscilla tra il 35 e il 42%. Anche il meno preparato tra coloro che sono in questa percentuale (probabilmente anche lui a casa ad aspettare la “paghetta di Stato”) è più competente dell’attuale inquilino della Farnesina. Uno che è stato messo lì nel 2018 dal Movimento 5 Stelle, il partito politico, ormai lo ammettono pure loro, che aveva fatto della competenza la propria bandiera.

Non ritengono oggi Beppe Grillo, Giuseppe Conte e i loro ormai pochissimi fan che sia finalmente giunta l’ora di ristabilire l’ordine? Di restituire al mondo dello sport le braccia che gli sono state rubate? Di dare a qualche giovane in cerca di lavoro la possibilità di mettere in campo il frutto di anni e anni di studio, gestendo un dicastero che evidentemente secondo loro può essere affidato a chiunque?

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