Vaccini, Speranza: “Superato l’88% con la prima dose. Ma abbiamo ancora oltre 6 milioni di no-vax”

"Questa mattina abbiamo superato l'88% di prime dosi fra la platea vaccinabile".

ROMA– “Questa mattina abbiamo superato l’88% di prime dosi fra la platea vaccinabile”. Lo annuncia, fiero, il ministro della Salute Roberto Speranza. Davanti a una curva crescente di contagi, i sieri restano l’unica arma per uscire dall’emergenza.

“Se continuiamo a insistere sulle vaccinazioni e ad adottare modelli corretti di comportamento possiamo gestire questa ondata”, assicura. Restano però oltre 6 milioni di italiani che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale.

Secondo il Report del commissario Figliuolo, sono 3.210.043 le dosi somministrate in Italia nell’ultima settimana. In media negli ultimi sette giorni sono state somministrate quindi 458.577 dosi al giorno, rispetto alla settimana precedente 77mila in più ogni 24 ore. In particolare sono 1.289.003 nella fascia 40-49 anni e 1.097.620 nella fascia 50-59 anni.

“Se continuiamo con questo ritmo nel giro di due mesi, due mesi e mezzo completeremo le terze dosi”, commenta il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Quanto a un eventuale obbligo, non si dice contrario: “Non è un tabù. Seguiremo l’andamento del quadro epidemiologico ma se va aumentato ad altre categorie siamo pronti a farlo”, fa sapere. Sopra gli 80 anni, quasi il 60% ha completato anche la terza dose. “Aver fatto la terza dose, sia in termini di protezione dal contrarre l’infezione, sia in termini di protezione dalla possibilità di ricorrere alle cure ospedaliere, si innalza significativamente”, afferma il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro.

A dare impulso alla campagna, potrà essere l’apertura ai bambini di fascia 5-11 anni, che partirà il prossimo 16 dicembre. La prima quota di dosi di vaccino pediatrico destinate all’Italia è di circa 1,5 milioni e la struttura commissariale ne ha già programmato la distribuzione. Altri approvvigionamenti sono previsti a partire da gennaio 2022, informa una circolare firmata dal generale Francesco Paolo Figliuolo. La struttura raccomanda di dare priorità ai bambini “con elevata vulnerabilità e a quelli “conviventi con soggetti immunodepressi o con elevata fragilità al covid per età o fragilità”.

Intanto, il ministro della Salute chiede di lavorare per superare le “disuguaglianza inaccettabili” di accesso al vaccino nel mondo. “C’è un impegno fortissimo del nostro Governo, ringrazio anche il ministro Di Maio. Il tema – sostiene – è non solo donare dosi ma costruire modelli organizzativi e logistici per utilizzare a fondo” i Paesi più fragili. L’Italia distribuisce 100 milioni di dosi: “questa è condizione necessaria e non sufficiente. La nostra parte del mondo deve aiutare i Paesi più fragili, se necessario con forme inedite”, a organizzare la campagna vaccinale”. Insieme al dono, però, c’è bisogno di uno “sforzo strutturale e logistico”.

LaPresse

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