Stato di emergenza, tutte le novità

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Approvata in Consiglio dei ministri la proroga dello stato di emergenza che slitta dal 31 dicembre di quest’anno data inizialmente prevista, al 31 marzo del 2022. E con essa si prolungano le relative restrizioni a cui gli italiani pare abbiano fatto abitudine. La proroga porta con sé oltre allo smart working per i più fragili, la costituzione di un hub di stoccaggio per i vaccini, il rinnovo dei poteri al commissario per l’emergenza, le restrizioni agli arrivi in Italia, anche i criteri di cambio colore delle Regioni, l’uso del green pass oltre ai criteri di un nuovo lockdown e sui limiti agli spostamenti.

I test e le misure

In essere nella proroga una nuova ordinanza a firma del ministro della Salute Roberto Speranza, che prevede “l’obbligo del test negativo per chi arrivi dai Paesi dell’Unione Europea. Per i non vaccinati, oltre al test negativo è prevista una quarantena di 5 giorni. Il provvedimento – valido fino al 31 gennaio – proroga inoltre le misure già previste per gli arrivi dai Paesi Extraeuropei”. Stanziati 6 milioni di euro per “ la realizzazione e l’allestimento, da parte del ministero della Difesa di un’infrastruttura in un’area militare per “lo stoccaggio e la conservazione delle dosi vaccinali per le esigenze nazionali”. La nuova normativa prevede sia “i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa covid”, che lo  “smart working per i lavoratori fragili: le patologie verranno individuate con un decreto ministeriale da adottare entro trenta giorni”.

Altre proroghe

Si continuerà a somministrare “i test antigenici rapidi a prezzi calmierati o gratuiti per alcune categorie. Per i detenuti proseguiranno le “norme sulle licenze premio straordinarie per quanti in regime di semilibertà, sulla detenzione domiciliare e sulla durata straordinaria dei permessi premio” Per quanto concerne la Sanità, poi, proseguiranno “le misure che hanno facilitato l’ingresso o la permanenza nei presidi sanitari dei laureati o dei dirigenti in vista della pensione”. Mentre per la polizia restano in vigore “le misure sulla profilassi del personale di polizia, delle Forze armate e dei vigili del fuoco”.

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