Quirinale, Pomicino: “Draghi sussurri il nome giusto poi entri in Parlamento”

Il pensiero della memoria storica della Dc

Cirino Pomicino (Foto Fabio Cimaglia / LaPresse)

ROMA – “Draghi sussurri lui ai leader dei partiti il nome giusto per il Quirinale ma confermi la sua guida a Palazzo Chigi. Mostrerà la caratura di statista”. Paolo Cirino Pomicino, intervistato da ‘La Repubblica’ suggerisce a Draghi le mosse, così come tante volte ha fatto con Giulio Andreotti.

Memoria storica della Dc, più volte ministro, racconta di quella volta che “la politica resse 23 scrutini prima di arrivare all’elezione di Giovanni Leone senza ripercussioni sul governo”.

A chi gli domanda se la soluzione migliore per uscire dalle secche sarebbe un Mattarella bis, Pomicino risponde: “Aiuterebbe, ma è un pronto soccorso”. Allora è la volta di Draghi presidente della Repubblica? “Il nome di Draghi al Colle sancisce che la dissoluzione della politica è compiuta -osserva-. Viene prima la richiesta di un Mattarella bis e poi si domanda a Draghi. Ma continuiamo fare diagnosi, mentre ci vorrebbe una terapia diversa”.

“Innanzitutto -dice ancora- i segretari dei partiti abbandonino la logica delle coalizioni. E soprattutto il presidente del Consiglio dica che continuerà a fare il premier, però sussurri ai leader il nome di un presidente simile a Mattarella, che possa essere in grado di reggere una situazione straordinaria e il suo governo straordinario. Questo consentirebbe il sussulto politico e del Parlamento”.

(LaPresse)

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