Rifiuti: indagato il sindaco di Siracusa e sequestrato il centro di raccolta

"Stamattina, nella qualità di sindaco, mi è stata notificata un'informazione di garanzia nell'ambito del sequestro del centro comunale di raccolta di contrada Arenaura, deciso dalla magistratura sulla scorta di accertamenti effettuati dal Noe dei Carabinieri"

Foto Alberto Lo Bianco/LaPresse

SIRACUSA – “Stamattina, nella qualità di sindaco, mi è stata notificata un’informazione di garanzia nell’ambito del sequestro del centro comunale di raccolta di contrada Arenaura, deciso dalla magistratura sulla scorta di accertamenti effettuati dal Noe dei Carabinieri. Assieme ai miei legali, stiamo approfondendo l’incartamento. Da un primo esame, mi verrebbe contestato di avere firmato un’autorizzazione all’apertura del Ccr in oggetto senza che, a parere della Procura dalla Repubblica, ne avesse i requisiti. Si tratterebbe, dunque, di un passaggio dovuto riguardante un atto che viene sottoposto alla firma del sindaco dopo le necessarie verifiche compiute da un organo tecnico del Comune che lo propone. Completato l’approfondimento della documentazione, mi determinerò sulle azioni da assumere”. Lo ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, al quale è stato notificato un avviso di garanzia per le modalità con le quali avrebbe autorizzato l’apertura del centro comunale di raccolta di contrada Arenaura.

“Al momento – prosegue – posso solo aggiungere che le ordinanze sindacali da me firmate, su proposta del dirigente, avevano la finalità di creare le migliori condizioni in un periodo emergenziale, dichiarato dal Presidente della Regione Siciliana, per incrementare la raccolta differenziata. Ribadisco, inoltre, se ma ce ne fosse bisogno, la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura”, conclude il sindaco Italia.

(LaPresse)

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