CAGLIARI – La procura di cagliari indaga sull’aumento dei prezzi di carburante e generi alimentari. Secondo Assoutenti, proprio a Cagliari viene venduta la pasta più cara d’Italia, con 4,7 euro al chilo, con il pericolo di nuovi aumenti dovuti al complicarsi della guerra fra Russia e Ucraina, con percentuali che possono schizzare ancora verso l’alto fino al 15 ma anche fino al 30%. Un fenomeno che la corsa all’accaparramento di questi giorni, con i supermercati letteralmente saccheggiati e gli scaffali svuotati dai beni di prima necessità, prima di tutto pasta e farina, rischia di ingigantire ancora di più. E così, mentre le quotazioni del petrolio calano ma i prezzi di benzina e diesel non accennano a diminuire, i magistrati vogliono vederci chiaro e capire se c’è qualcuno e in che misura che in questa situazione di difficoltà per tutti specula ulteriormente, mettendo letteralmente in ginocchio le famiglie sarde. Titolari dell’inchiesta sono i sostituti procuratori competenti di reati finanziari e di truffe Daniele Caria, Enrico Lussu e Maria Virginia Boi, su decisione del procuratore facente funzioni Paolo de Angelis. Sarà il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Cagliari a indagare, concentrandosi sui due fronti del caro carburante e dell’aumento dei costi di pasta, pane e generi alimentari.
(LaPresse)