Caso Ilva, altre quattro condanne dalla Corte europea all’Italia

L'ex Ilva (Foto Donato Fasano - LaPresse)

TARANTO – Altre quattro condanne dalla Corte europea dei diritti umani (Cedu) per l’Italia. La causa sta nelle emissioni dell’impianto siderurgico dell’l’Ilva di Taranto, responsabili di mettere a rischio la salute dei cittadini e dei propri dipendenti.

La recidiva
Una situazione che si era già precedentemente verificata: nelle sentenze emesse la Cedu, infatti si è evidenziato che “l’Italia è stata già condannata per lo stesso motivo nel gennaio 2019 e che da allora questo caso è all’esame davanti al comitato dei ministri del Consiglio d’Europa che deve verificare se il Paese ha messo in atto tutte le misure necessarie per salvaguardare la salute degli abitanti”.

Le carenze
La Cedu ha anche aggiunto che lo scorso anno “il comitato dei ministri ha stabilito che le autorità italiane non avevano fornito informazioni precise sulla messa in atto effettiva del piano ambientale, un elemento essenziale per assicurare che l’attività dell’acciaieria non continui a rappresentare un rischio per la salute”. Ma dal faldone della documentazione del Comitato dei ministri si evince che “il governo italiano ha presentato il 5 aprile nuovi elementi sull’attuazione del piano ambientale in vista di un nuovo esame del caso il prossimo giugno”

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