NAPOLI – La polveriera è Chiaiano, lo sanno gli investigatori che monitorano l’area nord. Qui è di stanza il clan Stabile, che teme invasioni. E i loro colonnelli hanno alzato barricate in tre strade: via Emilio Scaglione, via Giovanni Antonio Campano e via Santa Maria a Cubito. Obiettivo è fermare le scorribande in moto di ras emergenti degli Amato-Pagano, che da Mugnano e Marano scorrazzano a Napoli per farsi notare. Non solo. Vanno oltre con estorsioni e acquisti di partite di droga a Scampia e Secondigliano a basso costo.
La linea Maginot
In queste tre strade – considerate la linea Maginot tra i due clan – più volte si sono incrociate batterie di centauri armati e si sono sparati a vista. L’ultima stesa una decina di giorni fa. C’è da dire che oggi gli Stabile si sono rinvigoriti dopo scarcerazioni importanti e sfruttano un patto di mutuo soccorso coi Licciardi. Dalla ‘Masseria Cardone’ starebbero fornendo un supporto logistico agli Stabile per fronteggiare l’invasione. Ma non è detto che in un futuro non troppo lontano possano decidere di fare un passo in più.
Un territorio conteso
Insomma gli Stabile cercano di sfruttare il momento, per blindare il territorio. Se ci stiano riuscendo nessuno lo sa. Carabinieri e polizia sanno – però – che a Chiaiano la tensione è salita alle stelle. E nella parte nord hanno già sparato più volte. Questa è considerata una zona di contatto e spesso la batterie di fuoco si incrociano. I rischi sono elevati.
La partita aperta
Gli Stabile hanno un vantaggio territoriale, perché conoscono bene il territorio. Ma i ras emergenti si appoggiano a un cartello ben consolidato nell’area nord: gli Amato-Pagano, un sodalizio che un tempo fu guidato da Raffaele Amato, detto la vicchiarella. Insomma la partita è aperta, anche perché dopo lo sfaldamento dei Lo Russo per il pentimento dei boss qui c’è un vuoto di potere, che in tanti cercano di colmare. La frammentazione oggi genera tensioni continue. E gli inquirenti fanno fatica a ricostruire la mappa geo criminale.
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