Usura a un pensionato, indagati in due

Usura a un pensionato, indagati in due
Usura a un pensionato, indagati in due

CASAL DI PRINCIPE (Ernesto Di Girolamo) – Usura con tassi che arrivano anche al 110%. E’ quello che è emerso dall’ordinanza che ha colpito 37 persone. Il provvimento firmato dal gip Vera Iaselli del tribunale di Napoli nell’ambito della maxi operazione dei carabinieri del comando provinciale di Caserta all’esito di un’indagine, coordinata dalla Dda di Napoli mirava a fermare la riorganizzazione del clan dei Casalesi, in particolare delle fazioni Schiavone e Bidognetti. Nell’ordinanza viene contestata una usura a Nicola Sergio Kader (nella foto a sinistra) e a Salvatore Gabriele (nella foto a destra) ai danni di un pensionato che aveva chiesto un prestito di 2200 euro nel giugno 2020 e costretto a restituire, dopo appena 6 mesi, 1200 euro a titolo di interessi pari al 110% su base annua. La trattativa tra la vittima e Kader ebbe in Gabriele il ruolo di ‘garante’ per “sottolineare al debitore la serietà dell’impegno assunto”. Dall’ordinanza emerge un qualcosa di agghiacciante perché il pensionato non avendo i soldi per la moglie (che si era operata ad una anca) per pagare una infermiera che di notte assisteva la notte chiese a Kader i soldi “sapendo che prestasse denaro ad usura”. La richiesta fu di 2500 euro ma Kader consegnò solamente 2200 euro con l’impegno per la vittima di “essere serio perché siamo gente che è meglio non conoscere”. E addirittura si parla anche di fare del “male se non si rispettano i tempi”. Però che succede, la vittima non riesce a garantire tutti i soldi (compresa di usura) e quindi gli interessi lievitano ancora di più. Il pagamento fu comunque onorato entro dicembre ma gli inquirenti hanno sottolineato che “il carattere usuraio degli interessi per il prestito di 2200 euro restituito con 1200 euro di interessi (tassi pari al 110%) è di gran lunga superiore al tasso soglia del 14,850% fissato dal Dipartimento del Tesoro. Per questo motivo adesso entrambi dovranno chiarire la propria posizione ma ricordiamo che sono innocenti fino all’ultimo grado di giudizio. 

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