MARCIANISE – Una frode finalizzata all’indebita percezione dei bonus collaboratori sportivi in periodo di Covid. Sono 87 le persone coinvolte nell’indagine della guardia di finanza che ieri ha completato l’esecuzione del decreto di sequestro emesso dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per 400mila euro nei confronti delle persone indagate per truffa ai danni dello Stato. Al centro dell’indagine la società sportiva Asd Macerata Campania Academy allora presieduta da Antonio Piccerillo, 41 anni. Stando a quanto emerso per la Procura proprio Piccerillo insieme ad Angelo Cecere, 35 anni, genitore di tre frequentatori dei corsi di calcio organizzati dalla società sportiva tra il 2020 e il 2021 avrebbe avviato quella è stata definita “una vera e propria attività di procacciamento tra amici, parenti e persone vicine all’associazione sportiva che venivano retroattivamente tesserate nel 2019 e nel 2020 per lo svolgimento, sulla carta, delle più disparate mansioni di collaborazione sportiva” scrive la Procura (procuratore facente funzioni Carmine Renzulli). Attività che per la Procura non erano mai state svolte permettendo ai collaboratori fittizi di intascare i contributi Covid dividendosene in parte con il presidente della stessa associazione sportiva dilettantistica. Piccerillo, allora presidente della società sportiva, e tutti gli altri indagati sono implicati nel provvedimento eseguito dalla Finanza emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare e pertanto in attesa di giudizio definitivo. Sono quindi indagati da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva. I conti correnti sono stati nel frattempo dissequestrati dopo il blocco delle somme a ciascuno addebitate. L’attività investigativa, avviata nel 2021 dal Gruppo della guardia di finanza di Caserta, ha permesso di svelare una ipotizzata vasta frode finalizzata all’indebita percezione dei bonus collaboratori sportivi, previsti dalla normativa emergenziale in materia di Covid-19 per sostenere i lavoratori dello sport, rientranti tra le categorie maggiormente penalizzate dalle restrizioni necessarie per fronteggiare la pandemia. Per la Procura, attraverso falsi contratti di collaborazione, Piccerillo avrebbe falsamente rappresentato all’ente pubblico erogatore (Sport & Salute spa) di avere alle dipendenze circa cento collaboratori sportivi, tutti apparentemente assunti tra la fine del 2019 ed il 2020, anche in periodi di pieno lockdown, percependo così per ognuno di essi il bonus collaboratori sportivi. I finanzieri, insospettiti dall’anomalo numero di collaboratori rispetto al carattere dell’attività svolta dall’associazione sportiva, finalizzata alla promozione del calcio nelle categorie giovanili e dilettantistiche fino alla terza categoria, hanno avviato, sotto la direzione della Procura, mirati accertamenti sulla percezione dei bonus, tra cui perquisizioni nei locali dell’associazione ed accertamenti telematici sui telefoni cellulari in sequestro.
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Frode sui bonus sportivi Covid, 87 indagati
Coinvolti l’ex presidente della società calcistica, Piccerillo e il genitore di uno degli allievi