Poteri occulti: il nuovo libro di Luigi de Magistris, presentato ieri a Roma, svela il “golpe perenne” contro la democrazia

L'autore ha dialogato con il magistrato Roberto Scarpinato, mentre la moderazione dell'incontro è stata affidata alla giornalista Rossella Guadagnini

59

Si è svolta ieri, presso la libreria Feltrinelli Appia di Roma, la presentazione del nuovo libro di Luigi de Magistris, Poteri occulti. Dalla P2 alla criminalità istituzionale: il golpe perenne contro Costituzione e democrazia (Fazi, pp. 168, €15). L’autore ha dialogato con il magistrato Roberto Scarpinato, mentre la moderazione dell’incontro è stata affidata alla giornalista Rossella Guadagnini.

Ex magistrato e protagonista di scottanti inchieste su corruzione e criminalità organizzata, de Magistris analizza in questo saggio il radicamento e la pervasività dei cosiddetti “poteri occulti” nella storia italiana, evidenziando il loro ruolo eversivo nel condizionare la politica e le istituzioni dello Stato. Attraverso un’approfondita ricostruzione, l’autore mostra come queste forze abbiano operato dal dopoguerra a oggi, intrecciandosi con mafie, massonerie deviate, servizi segreti, imprenditoria, finanza e politica.

Il libro denuncia il progressivo rafforzamento di una “criminalità istituzionale” che negli ultimi decenni ha visto i poteri occulti mimetizzarsi all’interno delle istituzioni, sfruttandole per fini illeciti e reprimendo, attraverso la legalità formale, chiunque osi contrastarli. De Magistris richiama eventi emblematici della storia italiana, dalla strategia della tensione al piano di rinascita democratica della Loggia P2, dalla trattativa Stato-mafia fino alle recenti politiche governative che, secondo l’autore, favoriscono impunità e corruzione.

Uno degli aspetti più inquietanti analizzati nel saggio è la trasformazione delle mafie nell’era neoliberista, un’evoluzione che le ha portate a infiltrarsi sempre più profondamente nei centri di potere economico e politico. De Magistris denuncia anche la nascita di una nuova P2 trasversale ai partiti, impegnata nella spoliazione delle risorse pubbliche. Tuttavia, nonostante la forza di questo sistema criminale, l’ex magistrato esalta il coraggio di quei servitori dello Stato che, come lui, hanno lottato e continuano a lottare per la legalità e la giustizia, spesso pagando un prezzo personale altissimo.

Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, ha scritto una riflessione significativa sul libro, citando le parole di Giovanni Falcone: “Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa Nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi. Ho l’impressione che sia questo lo scenario più attendibile se si vogliono capire davvero le ragioni che hanno spinto qualcuno ad assassinarmi”. Una profezia, secondo Ranucci, ancora tristemente attuale, come evidenziato nel saggio di de Magistris, il quale denuncia con forza come quei centri occulti continuino oggi a soffocare la giustizia e la democrazia italiana.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome