Marcianise e comuni limitrofi: anziani tutelati da incontri contro le truffe

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Le truffe agli anziani rappresentano un fenomeno allarmante e diffuso. I truffatori, spietati e senza scrupoli, mirano a persone fragili, causando danni economici e traumi psicologici. L’invasione della privacy domestica, con falsi pretesti o promesse di facili guadagni, genera sensi di colpa che compromettono la qualità della vita. Per contrastare questo problema, da dicembre 2024 a febbraio 2025, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise hanno organizzato incontri informativi nei comuni di Marcianise, Capodrise, Sant’Arpino, Succivo, Gricignano di Aversa, Carinaro e Orta di Atella.

Gli incontri, che hanno registrato un’ottima partecipazione, con picchi di 300 persone, si sono svolti presso parrocchie, associazioni culturali e centri per anziani. Tra le sedi coinvolte: la chiesa di Sant’Eufemia a Carinaro, l’associazione culturale “Mario Greco” ad Orta di Atella, la parrocchia di S. Andrea Apostolo a Capodrise, il Duomo di Marcianise (chiesa di San Michele Arcangelo), la parrocchia della Madonna del Rosario a Gricignano di Aversa, la parrocchia di Sant’Elpidio Vescovo a Sant’Arpino e la sala consiliare di Succivo, dove ha partecipato il sindaco Salvatore Papa, l’assessore alle politiche sociali Imma Marsilio e il presidente della Consulta anziani Antonio Marsilio.

Numerose domande sono state poste dagli anziani ai Carabinieri, che hanno fornito preziosi consigli. È stato sottolineato l’importanza di non aprire la porta senza prima verificare l’identità del visitatore; di non fidarsi di chi chiede denaro o gioielli, neanche per una stima; di non aprire a sconosciuti, anche se in possesso di tesserini o pettorine contraffatte.

I Carabinieri hanno inoltre chiarito che nessun ente pubblico o privato invia dipendenti a casa per riscuotere pagamenti o verificare bollette, e che gli operatori dei servizi essenziali non chiedono informazioni su denaro o gioielli presenti in casa. È stato raccomandato di non fornire dati personali a sconosciuti, di verificare l’autenticità delle informazioni ricevute (senza usare i numeri forniti dall’interlocutore), e di non credere a falsi avvocati, notai o forze dell’ordine che chiedono denaro per aiutare familiari o conoscenti. L’iniziativa si è rivelata un’importante strumento di prevenzione per la sicurezza degli anziani della zona.

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