Sequestrati in casa al corso S. Giovanni. Il giudice convalida i sei arresti in carcere

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Mario Amaro

NAPOLI – Il gip ha convalidato i sei arresti per sequestro di persona. L’udienza si è volta ieri mattina nel carcere di Secondigliano. I sei erano stati fermati in un blitz dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile in un appartamento in una traversa del corso San Giovanni a Teduccio giovedì.

Nell’abitazione c’erano due persone doloranti e sanguinanti, sarebbero state sequestrate nel tentativo di recuperare un’auto presa a noleggio e mai restituita (un’Audi RS del valore di 80mila euro). Sul pavimento nell’appartamento i militari hanno notato tracce di sangue. Vicino al ‘basso’ era parcheggiata la Fiat Panda bianca, che sarebbe stata usata per portare uno dei sequestrati da un bar a piazzale Tecchio fino all’appartamento vicino al corso San Giovanni a Teduccio.

I due erano visibilmente scossi: entrambi seduti su sedie e controllati a vista. L’Audi fatta sparire dopo essere stata noleggiata sarebbe stata venduta, fingendo un furto con denuncia alle forze dell’ordine. Ma la macchina aveva un dispositivo gps. Da qui la decisione del gruppo di intervenire per recuperarla. Fin qui arriva la ricostruzione degli inquirenti. Tutto emerge nell’inchiesta, che ha portato al fermo di sei persone per sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni, reati aggravati dal metodo mafioso. I sei sono accusati di aver sequestrato due uomini, per recuperare l’Audi noleggiata, o il denaro.

Ieri mattina arresti convalidati dal gip per Arturo Lama, 54 anni, Salvatore De Filippo, 42 anni, Giuseppe Ciccarelli, 37 anni, Salvatore Giannetti, 42 anni, Mario Amaro, 37 anni e Antonio Martori, 41 anni. Erano stati sottoposti a fermo. Abitano nei quartieri San Giovanni a Teduccio e Barra e a Giugliano. Nel collegio difensivo gli avvocati Diego Pedicini, Luigi Poziello, Giuseppe Milazzo e Alessandro Pignataro.

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