IL NOME E LA FOTO. Truffa alla moglie di Vanzina, arrestato 22enne di Casal di Principe

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Giuseppe Bidognetti ed i Vanzina

CASA DI PRINCIPE – Giovani, ingegnosi, di una scaltrezza, però, volta al male. E intraprendenti al punto da mettere in azione le loro abilità a oltre 200 chilometri di distanza dalle loro abitazioni. Parliamo dei due giovani che, secondo i carabinieri, hanno truffato, a Roma, Federica Burger, l’85enne moglie del regista Enrico Vanzina. Uno di loro è stato arrestato: si tratta di Giuseppe Bidognetti, 22enne di Casal di Principe. L’altro, invece, Giuseppe M., è stato denunciato a piede libero. Gli indagati, hanno ricostruito gli investigatori, sono riusciti, venerdì scorso, a farsi consegnare dalla donna una collana in oro giallo e altri monili dal valore commerciale di 30mila euro.

Come si arriva a questo raggiro? Uno degli indagati, sostiene l’accusa, ha contattato telefonicamente l’utenza fissa di casa Vanzina e, fingendosi il comandante della vicina stazione dei carabinieri, ha chiesto al domestico della Burger di recarsi al comando per essere interrogato in merito al coinvolgimento di una vettura della famiglia in una rapina, probabilmente per la clonazione della targa. Con questo escamotage sarebbero così riusciti ad allontanare il domestico dall’abitazione.

Successivamente hanno eseguito un’altra telefonata, ma sull’utenza mobile. E anche in questo caso, presentandosi come comandante della stazione dei militari dell’Arma, uno degli inquisiti avrebbe avvisato la donna che un militare sarebbe passato per farsi consegnare denaro o gioielli, ingenerando in lei il timore di essere coinvolta personalmente nella rapina. E quei ‘beni’ avrebbero scongiurato questa incresciosa possibilità. Arrivato a casa, dicono gli investigatori, il truffatore è riuscito a farsi aprire la cassaforte dalla signora, facendole prendere e poi consegnare alcuni oggetti di valore, tra cui la costosissima collana. Concretizzato il furto, i due sono fuggiti a bordo di una Volkswagen Golf.

I veri militari dell’Arma, tempestivamente, sono riusciti a individuare la vettura e anche i presunti autori del raggiro (grazie anche alla descrizione di uno dei truffatori fatta dalla vittima). Scoperto che la macchina usata dagli indagati era stata presa a noleggio, i carabinieri sono stati in grado di tracciarne il movimento (sfruttando la ‘scatola nera’ installata) e, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Capua e del comando provinciale di Caserta, sono riusciti a bloccare il veicolo in prossimità del casello autostradale di Capua. Se è scattato l’arresto per il solo Bidognetti, è perché è stato riconosciuto dalla Burger (sarebbe stato lui a entrare in casa e a farsi consegnare i gioielli). Nelle scorse ore, l’arresto del 22enne è stato esaminato dal giudice Daniela Vecchiarelli del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che non lo ha convalidato (il pm aveva chiesto il trasferimento in carcere), ma ha disposto una misura cautelare più lieve: i domiciliari. Ad assistere Bidognetti (da considerare innocente fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile) è l’avvocato Mirella Baldascino.

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