SAN VITALIANO – Tanto tuonò che piovve. E già perché le dimissioni, annunciate poche ore dopo la diffusione della notizia di un’indagine a loro carico, lasciavano presagire qualcosa di importante. Uno scandalo politico e un terremoto giudiziario senza precedenti nella storia della cittadina devota al santo che sconfisse la siccità. Polizia di Stato e carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Nola, su richiesta della locale Procura, nei confronti di otto indagati (due sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere, due alla misura cautelare degli agli arresti domiciliari, due alla misura coercitiva non custodiale del divieto di dimora, uno alla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di un anno, uno alla misura interdittiva del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di un anno) a carico dei quali si è ravvisata, a vario titolo, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine a reati di tentata concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti e depistaggio.
Tra i destinatari dell’ordinanza figurano la sindaca dimissionaria del Comune di San Vitaliano, Rosalia Anna Masi, e il marito Vitaliano Vellusi, ex responsabile del Settore delle Politiche Sociali del Comune, gravemente indiziati, fra l’altro, di essersi associati con il comandante facente funzioni della polizia municipale Gabriele Fiore e con l’allora Responsabile dell’Ufficio Tecnico Francesco Giaccio, allo scopo di perpetrare molteplici condotte di reato contro la pubblica amministrazione. Sono stati sottoposti a misura cautelare personale, inoltre, il vicesindaco dimissionario del Comune di San Vitaliano, Vitaliano Sasso, il responsabile del settore delle Politiche sociali e dell’Ecologia, l’ex Responsabile dell’Ufficio Tecnico, il comandante facente funzioni della polizia municipale nonché l’amministratore di fatto e il Direttore Tecnico della società aggiudicataria del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani sul territorio comunale.
Il provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di articolate attività di indagine, condotte da personale della Squadra Mobile di Napoli e del comando stazione dei carabinieri di San Vitaliano, che hanno consentito di ricostruire la gestione irregolare del citato ente locale, connotata dal sistematico asservimento dei pubblici poteri ad interessi di natura clientelare. Il provvedimento interviene evidentemente in una fase preliminare ed è sottoposto a mezzi di impugnazione, mediante i quali è garantito il diritto al contraddittorio delle persone sottoposte alle indagini. I destinatari delle misure cautelari non devono essere considerati colpevoli dei fatti in contestazione fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.
Ordinanza in carcere per la sindaca Masi, stessa sorte per il marito Vitaliano Vellusi; domiciliari per Giuseppe Amalfitano, amministratore di fatto della società Econova; domiciliari anche per Giaccio e Fiore; divieto di dimora per il vicesindaco dimissionario Vitaliano Sasso; divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di un anno per Natale D’Amico, direttore commerciale della Econova. In tutto gli indagati sono dodici.