CASERTA – Pronto soccorso nuovamente in difficoltà. Medici di reparto costretti a recarsi all’emergenza quando arriva un ferito. L’Asl a caccia di dieci medici per i pronto soccorso anche per altri ospedali ma il contratto a tempo determinato per 6 mesi non piace agli aspiranti. L’Azienda sanitaria locale di Caserta ha indetto un avviso pubblico per il conferimento di dieci incarichi di lavoro autonomo per medici specialisti in Medicina d’Emergenza-Urgenza o discipline equipol- lenti o affini. Gli incarichi avranno una durata di 6 mesi, eventualmente rinnovabili entro i limiti previsti dalla normativa vigente. I medici interessati dovranno possedere una serie di requisiti. Tra questi la specializzazione in Medicina d’Emergenza-Urgenza o Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza oltre al possesso dell’attestato di abilitazione all’emergenza territoriale (il servizio 118). Gli incarichi saranno destinati alle attività di pronto soccorso presso i presidi ospedalieri dell’azienda sanitaria. I medici interessati potranno presentare la loro candidatura secondo le modalità e i termini previsti dall’avviso pubblico.
Questo avviso rappresenta un’opportunità per i medici specialisti di lavorare nell’ambito dell’emergenza-urgenza e di acquisire esperienza professionale presso i presidi ospedalieri dell’azienda ma allo stesso momento rappresenta anche un indice che esprime la difficoltà che si sconta nel settore di emergenza dei pronto soccorso. Per reperire il personale occorrente si è deciso di procedere allo scorrimento della graduatoria, fino ad esaurimento della stessa, “nelle more della definizione di procedure finalizzate all’assunzione a tempo indeterminato e al fine di contrastare le straordinarie ed impellenti necessità dei pronto soccorso dei presidi ospedalieri aziendali” si legge nel provvedimento. Il direttore generale dell’Asl di Caserta Amedeo Blasotti ha anche precisato nel provvedimento formalizzato ieri che l’assunzione di cui trattasi viene effettuata al fine di salvaguardare i livelli essenziali di assistenza. Proprio il pronto soccorso dell’ospedale di Caserta e quelli di altre strutture sanitarie della provincia di Caserta scontano i maggiori problemi. Lo scorso mese di febbraio erano emersi tempi di attesa troppo lunghi al pronto soc- corso dell’ospedale di Caserta: 18 ore in sala d’attesa, stando alla testimonianza di un utente: “Il personale fa quello che può con grande professionalità, dedizione e spesso facendo molto più di quello che gli spetta” affermò l’utente. Il problema però resta ed è gravissimo soprattutto negli ultimi 5 anni in cui si è registrata la chiusura dei pronto soccorso di Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere.
“La realtà dei fatti è quella che che è. Troppo pochi i pronto soccorso per coprire il bacino di utenza. La carenza di personale nei pronto
soccorso era emersa già un anno fa, in pieno agosto. I cinque pronto soccorso pubblici della provincia di Caserta sono in ginocchio. Mancano i medici, lo studio di settore di dodici mese di 41 camici bianchi in meno rispetto alla dotazione prevista. E il piano per assumerli prevede un numero troppo basso per riempire i posti vuoti. La Campania è senza personale sanitario a causa di una fuga inarrestabile che non si riesce a fermare, né tantomeno a rallentare. Sebbene il fenomeno interessi tutta Italia, in regione mancano almeno 400 medici soltanto nei Pronto soccorso. Secondo i dati forniti da Anaao-Assomed nel 2027 ne mancheranno addirittura 800 nei Dipartimenti di Emergenza Urgenza campani e ben 4200 in tutto il Paese. Sono numeri drammatici. Ne mancano a Napoli 1 Centro (60), a Napoli 3 Sud (45), a Caserta (41) nei cinque pronto soccorso di Caserta, Marcianise, Aversa, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese. Caso a parte quello privato convenzionato di Castelvolturno.