Milano, 1 giu. (LaPresse) – L’Ente Nazionale Protezione Animali(Enpa) valuta positivamente la nomina del Generale Sergio Costa a ministro dell’Ambiente. Del nuovo ministro, Enpa apprezza l’impegno da sempre profuso nelle attività di prevenzione e di contrasto delle ecomafie e dei reati contro gli animali. Specie quelli legati al bracconaggio. Questo per il nostro Paese, rappresenta una vera piaga anche per la contiguità con il mondo della criminalità organizzata.
“Siamo consapevoli che il ministro Costa è chiamato a un compito non facile. In materia di animali e ambiente, il nostro Paese ha urgente bisogno di voltare pagina. Questo rispetto all’esperienza a nostro avviso negativa del suo precedessore, il ministro Galletti. Siamo certi che il ministro Costa – dichiara l’associazione – svolgerà il proprio incarico con la dedizione, la professionalità, la competenza che ne hanno da sempre contraddistinto l’azione. La sua storia personale è una solida garanzia”.
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Enpa auspica che nell’agenda politica del ministro, tra i tanti impegnativi compiti che lo attendono, un rilievo particolare abbiano la tutela del patrimonio boschivo e forestale italiano. Questo è messo sotto attacco anche da recenti normative sbagliate e pericolose. Una di queste è il Testo Unico Forestale (Tuf). Trai punti chiave c’è anche la piena tutela delle specie protette e particolarmente protette tra cui lupi e orsi e la lotta a ogni forma di bracconaggio su scala locale e nazionale.