FIRENZE (LaPresse) – A Firenze un ladro è stato tradito dalle foto di una vacanza in Costa Azzurra pubblicate su Facebook. L’uomo, 50 anni, era ricercato per una serie di furti in appartamento commessi in Toscana. E nei giorni scorsi è stato scovato e consegnato dalla polizia francese alla squadra mobile di Firenze sulla base di un mandato di arresto europeo.
Il ladro era evaso dai domiciliari.
Il 50enne, evaso dagli arresti domiciliari, era ricercato nell’ambito della stessa inchiesta che nel maggio 2017 aveva portato alla denuncia di un minorenne e alla cattura di altri due persone ritenute responsabili, in concorso tra loro, di una serie di furti in appartamento tra Firenze, Prato, Arezzo e Viareggio. Anche il suo nome compariva infatti nella stessa ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso anno dal gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della procura del capoluogo toscano. Ma quando la polizia nel maggio dello scorso anno prese gli altri soggetti, ritenuti suoi complici, il 50enne non si era fatto trovare a casa. Anche se era ai domiciliari per un altro furto.
Da Firenze alla Costa Azzurra.
Il fuggitivo sembrava così aver fatto perdere le sue tracce. Fino a quando gli agenti della squadra mobile fiorentina lo hanno individuato su alcune foto pubblicate proprio su Facebook. Analizzando gli scenari e i particolari di queste foto, gli inquirenti non hanno avuto alcun dubbio. Era la Costa Azzurra. Così le intuizioni e i riscontri degli uomini della sezione contrasto alla criminalità diffusa, coordinati dal vice questore aggiunto Antonio Nori, hanno posto le basi per l’emissione di un mandato di arresto europeo. Il provvedimento è stato spiccato dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Firenze.
L’arresto.
Nei giorni scorsi il ricercato, che nel frattempo era già detenuto in Francia in quanto anche lì presunto autore di reati contro il patrimonio, è stato accompagnato dalla polizia francese al confine di Ventimiglia. Lì la squadra mobile di Firenze lo ha arrestato e preso in consegna per metterlo a disposizione dell’autorità giudiziaria italiana. Un anno fa la polizia aveva recuperato, nel corso dell’operazione, diversi monili in oro di sospetta provenienza furtiva e messo i sigilli a dei ‘compro oro’. Proprio qui, secondo gli inquirenti, sarebbe finito parte del bottino trafugato dagli appartamenti toscani visitati dai ladri.