Washington (LaPresse/AFP) – È stato rinviato alla prossima settimana il voto chiave su una riforma dell’immigrazione che era stato fissato per venerdì alla Camera degli Stati Uniti. E’ il segno che le divergenze giovedì continuavano a esistere tra le file repubblicane. Si tratta di una legge che dovrebbe da una parte affrontare il nodo della separazione delle famiglie al confine fra Usa e Messico. E dall’altra, per volere di Donald Trump, inserire il finanziamento del muro al confine con il Messico e una soluzione per i cosiddetti ‘Dreamers’. Il voto era inizialmente previsto per giovedì. Poi era stato rinviato a venerdì e adesso infine alla settimana prossima.
E’ al centro dello scandalo sulla separazione di oltre 2.300 bambini dai genitori fermati per avere attraversato illegalmente la frontiera. Le proposte di legge provano a inserire nel corpus legislativo il divieto di questa pratica. Impresa difficile: un primo progetto di legge, che rifletteva le posizioni più dure del partito, è stato respinto come atteso nel primo pomeriggio di giovedì, raccogliendo tuttavia più voti del previsto (193 contro 231).
Inizialmente era stato spostato ad oggi, venerdì 22 giugno
Un voto chiave su una riforma dell’immigrazione negli Stati Uniti, che dovrebbe porre fine alle controverse separazioni delle famiglie di migranti privi di documenti, è stato rinviato inizialmente ad oggi alla Camera dei rappresentanti, secondo i repubblicani. Maggioranza al Congresso ma divisa sull’argomento, i repubblicani hanno presentato due testi per votare giovedì. Il primo, che riflette le posizioni più dure del partito, è stato respinto come previsto nel primo pomeriggio (193 voti contro 231). In programma alla fine della giornata, il voto sul secondo testo, che cerca di radunare le ali dure e moderate, è stato posticipato, secondo quanto emerso.