Napoli, furto in un appartamento in via Pergolesi: arrestate due donne

NAPOLI – Radojca Pavlovic, serba di 34 anni, e Sonia Marinkovic, spagnola di 33 anni, con precedenti specifici, sono state arrestate dalla Polizia San Ferdinando per un’ordinanza emessa dal Gip di Napoli su richiesta della Procura di Napoli, perché ritenute responsabili di un furto messo a segno l’undici marzo in un’abitazione di via Pergolesi. Le due donne sono state riprese dalle immagini di videosorveglianza quando sono entrate nello stabile e quando ne sono uscite con delle grosse borse.  Dopo aver forzato il portone dello stabile e la porta d’ingresso sono entrate nell’appartamento, asportando dalla camera da letto diversi orologi di marca Rolex, Cartier, Pomellato, Damiani, ed altre note marche, numerosi anelli, e bracciali preziosi e la somma di 12mila euro in contanti. Marinkovic, riconosciuta dagli agenti del Commissariato San Ferdinando come una delle ladre, era già rinchiusa nel carcere di Pozzuoli perché  fermata da una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli il 25 Aprile a Pizza Garibaldi, in un’auto con un’ingente quantitativo di oggetti ed arnesi atti allo scasso. In quella circostanza scattò l’arresto in quanto già destinataria di un ordine di carcerazione, mentre per i due complici una denuncia per ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, in quanto la merce trovata in loro possesso fu riconosciuta dalla proprietaria di un’abitazione  svaligiata in via Margellina. Per quest’episodi, come per altri analoghi furti in zona Chiaia commessi dal mese di marzo al mese di maggio del 2018, prosegue l’attività investigativa  del Commissariato San Ferdinando, che trae origine da una serie di denunce di furto e tentato furto in abitazioni della zona tra le quali in via Cuoco, via Margellina via Caracciolo,  Largo Vasto e Chiaia. I poliziotti hanno focalizzato la loro attività investigativa sull’esame  dei video presenti nei condomini presi di mira e stanno lavorando per l’identificazione delle bande operanti in zona, in relazione alle quali appare verosimile il coinvolgimento delle due donne già arrestate.

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