SOLEMINIS – Tragedia familiare nel Sud Sardegna. A Soleminis, poco meno di 20 chilometri da Cagliari, un ragazzo ha ammazzato il padre. Probabilmente un cacciavite o un coltello, e la furia di Matteo Carboni sono stati letali per il papà Valentino, di 52 anni. Il ragazzo, che soffriva di problemi psichici, si è consegnato senza opporre resistenza.
La lite sfociata in tragedia
Secondo la ricostruzione operata dalle forze dell’ordine padre e figlio erano nella loro casa di via Mitza e Murgia. Sarebbe nata una discussione, un alterco verbale. Ma il 20enne, in preda alla rabbia, avrebbe afferrato l’arma scagliandosi contro il papà. Fendenti che sono risultati mortali per Valentino Carboni, deceduto nel giro di qualche minuto per dissanguamento. Il tutto mentre gli altri familiari, presenti in casa, sono scappati fuori dall’abitazione cercando aiuto. Proprio quelle urla hanno allertato un finanziere e un poliziotto che vivono nelle vicinanze. Si sono quindi recati immediatamente sul posto e quando vi sono giunti, hanno trovato il ragazzo attaccato al telefono. Si stava consegnando, chiamando le forze dell’ordine e spiegando ciò che fosse accaduto. E’ stato immediatamente bloccato, senza che ci sia stata resistenza, e trasferito in questura.
I problemi psichici e l’amore per la poesia
Secondo quanto si apprende dal sindaco di Soleminis, Rita Puddu, il ragazzo era seguito dai servizi sociali e lavorava come operaio edile. “Tutta la comunità è sconvolta. Conosco molto bene la famiglia – ha commentato il sindaco. – Il ragazzo era seguito dai servizi sociali. Faceva dei piccoli lavoretti e scriveva poesie. Sono molto addolorata”. La comunità di Soleminis si è stretta intorno ai familiari della vittima, colpiti dall’immane tragedia. Hanno visto un ragazzo colpire ripetutamente e uccidere il padre, senza poter frenare la sua furia. Quelle richieste d’aiuto, anche se accolte prontamente, sono state inutili.