ROMA (LaPresse) – L’evoluzione dell’arte europea dai cosiddetti ‘primitivi fiamminghi’ ai giganti del Rinascimento italiano. La racconta lo storico Waldemar Januszczak, critico e volto noto della Bbc. Nella serie in quattro episodi ‘Luci e ombre del Rinascimento‘, in onda da venerdì 10 agosto alle 22.15 su Rai5. Dopo il racconto delle meraviglie nascoste dell’arte medievale, Januszczak continua il suo personale viaggio nella storia dell’arte occidentale affrontando il Rinascimento. Scopo del suo racconto è spiegare la ‘Rinascita’ dell’arte. Senza dimenticare che la riscoperta e la rivalutazione dell’arte classica non cancellarono inquietudini e strascichi medievali tutto d’un tratto.
Il passaggio, culturale e artistico, dal Medioevo al Rinascimento infatti fu piuttosto lento e graduale
Januszczak spiega peraltro che la ‘Rinascita’ non fu fenomeno esclusivamente italiano. Ma partì da opere classificate come ‘tardo gotiche’ e dal Nord Europa e arrivò gradualmente ai giganti del nostro Rinascimento. Lasciando a Michelangelo, Leonardo e Botticelli il primato in quella che fu la vera rinascita artistica europea. Nel primo episodio, il viaggio di Januszczak parte dalla casa di Giorgio Vasari, l’eclettico artista fiorentino che per primo parlò di ‘Rinascita’ nel celebre testo ‘Le Vite‘, pubblicato nel 1550. Prima di arrivare in Italia, però, Januszczak fa un salto indietro nel tempo e nello spazio, verso il Nord Europa, dove già nel XV secolo nelle botteghe di Germania e delle Fiandre erano al lavoro artisti che avrebbero lasciato un segno indelebile nell’evoluzione dell’arte occidentale, con opere che ancora oggi stupiscono ed emozionano per intensità e grandezza.