GHAZNI (AFGHANISTAN) (LaPresse/AFP) – Prosegue ormai da tre giorni la battaglia tra talebani e forze di sicurezza afgane per la città di Ghazni. Il bilancio ufficiale è di 16 morti e decine di feriti. Ma l’emittente locale 1TV riferisce che le vittime sarebbero oltre 100. Nonostante le rassicurazioni del governo di Kabul che la città è saldamente sotto controllo, i combattenti talebani hanno continuato a imperversare per le strade.
I miliziani hanno incendiato gli uffici governativi e preso il controllo di diversi posti di polizia, mentre i rinforzi schierati dall’esercito sono entrati a fatica nell’area. I residenti restano nascosti nelle loro case e tentano di sfuggire dai combattimenti, con le scorte di cibo e acqua sempre più scarse e costose. “La situazione è caotica“, ha detto a Afp Amanullah Kamrani, vice capo del consiglio provinciale di Ghazni. “Solo il quartier generale della polizia, l’ufficio del governatore e alcuni dipartimenti sono sotto il controllo delle forze afghane. Il resto è stato preso dai combattenti talebani“, ha aggiunto.
Testimoni descrivono scontri in vaste aree della città e nei quartieri periferici
“Non ci sono forze sufficienti per respingere i combattenti talebani, non abbiamo mai assistito a un attacco su vasta scala da parte loro“, ha raccontato un residente. Descrizioni in netto contrasto con le dichiarazioni di funzionari afgani e statunitensi. Che hanno assicurato che le forze governative mantengono il controllo assoluto e che Ghazni non avrebbe corso il rischio di essere presa dai talebani.
“I talebani si nascondono nelle case e nei negozi, per evitare perdite civili le nostre forze si stanno muovendo lentamente“, ha detto il generale Sharif Yaftali. Le forze statunitensi stanno offrendo supporto e hanno portato a termine almeno dieci attacchi aerei nella giornata di domenica. Il presidente afgano Ashraf Ghani ha tenuto un discorso televisivo in occasione della Giornata internazionale della gioventù, dove ha toccato vari argomenti dall’economia alle prossime elezioni, ma non ha fatto alcun riferimento alla lotta in corso per Ghazni. L’omissione ha scatenato dure reazioni online, con gli utenti che hanno rimproverato il presidente per non aver parlato della sanguinosa battaglia in corso. L’assalto è l’ultimo tentativo da parte dei talebani di invadere un centro urbano e la più grande operazione tattica lanciata dai fondamentalisti dopo la tregua senza precedenti che a giugno ha portato i combattimenti a una pausa temporanea.
