Lecco (Lapresse) – La polizia di Lecco ha eseguito 7 misure cautelari, delle quali 5 in carcere e 2 sottoposizioni agli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. I provvedimenti restrittivi nascono da un’unica attività d’indagine. E’ partita nel 2017 in provincia di Lecco, a seguito della quale sono state scoperte diverse ‘batterie’ nelle province limitrofe, dove sono ancora in corso ulteriori accertamenti.
La squadra mobile di Lecco, dopo aver sorpreso uno degli indagati nel comune di Olginate con 21 dosi di cocaina e 700 euro in banconote di piccolo taglio, ha chiesto immediatamente le intercettazioni telefoniche alla Procura di Lecco. E’ stato così ricostruito un ricco volume di affari di alcuni gruppi dediti principalmente allo spaccio di cocaina, ma anche di eroina e hashish. Le batterie si erano divise il territorio tra i comuni di Lecco e Barzio; Verano Brianza, Monza, Arosio e Lissone; Erba, Cantù, Inverigo e Carugo; Briosco e Nibionno.
Vasta operazione della Polizia della località lombarda
Lo cocaina veniva venduta in piccolissime dosi, da circa 0,5 grammi, per un corrispettivo di circa 40 euro ciascuna. Dalle numerose testimonianze ricevute, è stato ricorstruito lo schema del ‘call center’, modus operandi diffuso tra i sodalizi di spacciatori per evitare di esporsi continuamente durante la cessione ed assicurare un servizio h 24 per gli acquirenti. Nel periodo esaminato durante le indagini, dal 2017 al giugno 2018, è stato accertato uno spaccio complessivo di circa 8.000 dosi di droga, per un volume di denaro di circa 300.000 euro.
A conclusione dell’indagine sono state emesse le ordinanze di misure cautelari, per un totale di 12 custodie in carcere e 5 obblighi di firma. Proseguono le ricerche degli indagati non ancora catturati.