Manovra, Boccia (Pd): Da incoscienti, fatta per pagare promesse elettorali

Manovra, Boccia: "È passata la linea: facciamo altri debiti e facciamoli pagare a chi verrà dopo di noi. Non mi scandalizzo se si fa un deficit del 2,4% perché non penso che i vincoli di bilancio siano totem da difendere.

Foto LaPresse / Federico Guberti

ROMA (LaPresse) – Manovra, Boccia: “È passata la linea: facciamo altri debiti e facciamoli pagare a chi verrà dopo di noi. Non mi scandalizzo se si fa un deficit del 2,4% perché non penso che i vincoli di bilancio siano totem da difendere. Il problema è fare debiti per far cosa? Se si fanno per costruire cose che restano nel tempo ha un senso. Se si fanno per dare bonus o per pagare promesse elettorali si fanno dei danni. Che poi causano problemi che non si affrontano in qualche mese, ma in un decennio. Se Salvini e Di Maio fossero andati in Europa e avessero detto: ‘sforiamo perché c’è bisogno di fare investimenti pubblici’, io penso che nessuno avrebbe potuto dire nulla. Nemmeno i mercati avrebbero reagito nervosamente come stanno facendo in queste ore”. Così Francesco Boccia, deputato del Pd e membro della commissione bilancio della Camera, ai microfoni della trasmissione ‘Ho scelto Cusano – Dentro la Notizia’ su Radio Cusano Campus.

“Se invece pensano di aver dato una botta a Tria facendo quello che vogliono loro, fregandosene dei mercati, il rischio è che la botta che loro hanno dato a Tria poi la ricevano tutti gli italiani dagli investitori che decidono di scappare via dall’Italia. Gli investitori internazionali ci mettono un attimo ad andare via e il danno lo fanno agli italiani, perché oltre due terzi del nostro debito è degli italiani. Se all’improvviso il nervosismo per la fuga degli investitori internazionali si propagherà fino alle nostre case, quando qualcuno andrà da un’assicurazione per liquidare il proprio salvadanaio, o andrà in banca perché vuole liquidare i propri denari, creerà inevitabilmente delle tensioni”, aggiunge il deputato Pd.

Francesco Boccia contro Salvini e Di Maio

“Penso che siano stati incoscienti nel non capire che si poteva decidere di forzare le regole. Ma provando insieme ad ipotizzare insieme una linea di sviluppo duraturo per il Paese. Il deficit al 2,4% per intervenire a metà sulla Fornero, con un vorrei ma non posso. Dando un po’ di soldi e opportunità ad alcuni. Per intervenire sulla flat tax perché questa era la propaganda leghista. Però non lo si fa sulle persone ma sulle imprese che in realtà una tassa piatta già ce l’hanno: l’ires è piatta, è una sola”.

“C’era bisogno di abbassare le tasse a quelle imprese oppure era meglio abbassare le tasse sul lavoro favorendo sia lavoratori che imprese? Io penso fosse meglio la seconda, invece hanno scelto di favorire gli amici di Salvini. E poi del reddito di cittadinanza, che costerà molto di più, se ne farà solo una parte e non si capisce come. Io penso che tutto ciò contribuisca ad aumentare il caos e la diffidenza di chi investe nel debito pubblico italiano. Non tiferò mai per il tanto peggio tanto meglio come facevano Lega e M5S quand’erano all’opposizione, però deve essere chiaro che di fronte a scelte incoscienti noi reagiremo per difendere il risparmio degli italiani”, conclude il deputato Pd.

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