A Sandra Milo il David alla carriera. L’attrice: “Finalmente un grande premio italiano”

Un riconoscimento tardivo, visto che l'attrice, pur avendo lavorando con grandi registi, da Fellini fino a Muccino, e con importanti ruoli, non era mai neanche stata nominata

(Photo by Joel C Ryan/Invision/AP)

TORINO – Ci sono voluti 88 anni di vita e 66 di carriera. Finalmente Sandra Milo riceverà un David, quello alla Carriera, nel corso della 66esima edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato il prossimo 11 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta in prima serata su Rai1 condotta da Carlo Conti.

Un riconoscimento tardivo

Un riconoscimento tardivo, visto che l’attrice, pur avendo lavorando con grandi registi, da Fellini fino a Muccino, e con importanti ruoli, non era mai neanche stata nominata. “Mi sono sempre chiesta come mai non fossi finita nella rosa dei premiati, avendo fatto film straordinari con grandi registi e con ruoli bellissimi. Ho sempre creduto di essere una brava attrice, anche se non presuntuosa. Ma avevo la consapevolezza della mia bravura e non mi importava”, commenta, come sempre ironica, Sandra Milo a LaPresse.

La gioia di Sandra Milo

Ma questo non affievolisce la sua felicità: “E’ una cosa meravigliosa, finalmente un grande premio italiano. Sono dovuta arrivare a 88 anni per ottenerlo”. L’attrice è particolarmente contenta per il premio perché “so che la mattina saremo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e questo mi riempie di orgoglio. Lo amo molto e sono felice”. Per quanto riguarda i ringraziamenti, i primi vanno “ai registi che hanno consentito questo traguardo. E poi pure ai miei figli che mi hanno permesso di avere pazienza e buon carattere per saper aspettare e apprezzare questo riconoscimento come se avessi 20 anni. E’ meraviglioso vincere a 88 anni un premio così prestigioso”.

La carriera

Nel corso della sua carriera, Sandra Milo ha recitato per alcuni dei più importanti registi della storia del cinema italiano, da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli e Federico Fellini fino alle più recenti collaborazioni con Gabriele Salvatores e Gabriele Muccino. Dotata di grande autoironia e di una spontanea vena comica, l’attrice ha esordito sul grande schermo nel 1955 al fianco di Alberto Sordi e Nino Manfredi ne ‘Lo scapolo’ di Antonio Pietrangeli. Nel 1963 arriva la consacrazione grazie a ‘8½’ di Federico Fellini, film vincitore di due Premi Oscar. Il regista riminese dirigerà l’attrice anche nel 1965 in ‘Giulietta degli spiriti’. Dopo una lunga esperienza televisiva, Sandra Milo torna a recitare al cinema in film come ‘Il cuore altrove’ di Pupi Avati, ‘Happy Family’ di Gabriele Salvatores e nel campione d’incassi ‘A casa tutti bene’ di Gabriele Muccino.

Il prestigioso premio

Il riconoscimento alla carriera, però, non vuol dire che la stessa sia conclusa, anzi: “Ora vado a Milano dove debutto con una commedia teatrale bellissima che andrà in streaming. Si chiama ‘Ostriche e caffè americano’ di Walter Palamenga Volpini, andrà in scena all’EcoTeatro. E’ la storia di un gruppo di drag queen di cui sono a capo. A un certo punto scopro di avere un figlio grande, avuto dall’unico rapporto avuto con una donna da giovane. E’ uno spettacolo importante, ribadisce il principio che siamo tutti uguali e in grado di generare vita”. E poi, ancora cinema. Inizieranno infatti a giugno le riprese del nuovo film di Fabrizio Maria Cortese: “Tutto ricomincia, sarà faticoso e difficile ma ci sarà uno scopo raggiungere”.

(LaPresse/di Chiara Troiano)

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