Aiutiamo le api e salveremo la Terra

Decimate per cambiamento climatico, pesticidi e penuria di fonti alimentari: Greenpeace lancia la petizione per proteggerle. Seminiamo fiori che possono nutrirle: malva, lavanda e rosmarino

Rappresentano il fulcro della vita sulla Terra, ma sono in pericolo, decimate da pesticidi e agricoltura intensiva. Le api sono fondamentali per il nostro pianeta. L’impollinazione svolge una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento ed al mantenimento della biodiversità. Una diminuzione delle api può quindi rappresentare una minaccia per la vita.

La Fao con una serie di dossier ha informato la comunità internazionale dell’allarmante riduzione a livello mondiale di insetti impollinatori. Nel corso degli ultimi anni in Italia si sono registrate perdite di api tra cento e mille volte maggiori di quanto osservato normalmente. Questa perdita costituisce un problema sempre più grave in molte regioni italiane, a causa di una combinazione di fattori, tra i quali troviamo la maggiore vulnerabilità nei confronti di patogeni e parassiti, i cambiamenti climatici e la variazione della destinazione d’uso dei terreni in periodi di penuria di fonti alimentari e di aree di bottinamento per le api. Infine, una progressiva diminuzione delle piante mellifere e l’uso massiccio di prodotti fitosanitari e di tecniche agricole poco sostenibili rappresentano ulteriori fattori responsabili della scomparsa delle api.

L’iniziativa di greenpeace
Le api sono in declino, minacciate da pesticidi, perdita di habitat, monocolture, parassiti, malattie e cambiamenti climatici. Greenpeace ha avviato una campagna per chiedere al governo italiano e alla commissione europea la messa al bando definitiva dei pesticidi dannosi. Collegandosi al sito web si può partecipare alla petizione e con una firma chiedere di mettere al bando, per sempre, i pesticidi dannosi per le api, ma anche di aumentare i finanziamenti per la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione di pratiche agricole ecologiche.

Oltre alla raccolta firme si può fare una donazione in denaro per aiutare gli attivisti di Greenpeace a salvare le api e promuovere un’agricoltura sostenibile. “Le minacce verso gli impollinatori sono reali e complesse e noi abbiamo bisogno di soluzioni concrete. Vogliamo continuare a elaborare dossier, avere dalla nostra l’esperienza di agricoltori, scienziati, istituti di ricerca e continuare a fare pressione: sostienici”, dicono gli attivisti.

Cosa possiamo fare in casa
Possiamo aiutare le api partendo da piccole azioni quotidiane, dentro e fuori le mura domestiche. In giardino o sul balcone non dobbiamo usare pesticidi chimici, e possiamo seminare fiori che forniscono nutrimento alle api. Nella lista dei fiori ‘amici’ delle api ci sono facelia, calendula, veccia, lupinella, trifoglio incarnato, trifoglio alessandrino, trifoglio resupinato, erba medica, coriandolo, cumino, pastinaca, aneto, borragine, rosmarino, timo, sulla, girasole, malva, tagete, grano saraceno, finocchio annuale, lavanda e meliloto officinale. Piantandoli sul terrazzo o sul giardino si contribuisce a rendere il mondo un posto migliore per le api, che sarà quindi un mondo migliore per tutti.

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