Ancona, infettò l’ex facendo sesso non protetto: condannato a 16 anni

Claudio Pinti

ANCONA – Sedici anni e otto mesi, è questa la la sentenza per Claudio Pinti. L’ex autotrasportatore, sieropositivo, è accusato di lesioni gravissime e omicidio volontario, per aver trasmesso il virus Hiv alle persone con cui aveva rapporti sessuali. La Procura aveva chiesto una condanna a 18 anni per il 35enne di Agugliano, accusato di lesioni gravissime e omicidio volontario per aver trasmesso il virtus dell’Hiv all’ex compagna, morta nel giugno 2017, e all’ultima fidanzata, che con la sua denuncia lo ha fatto arrestare.

Arrestato dopo la denuncia dell’ex con cui ha fatto sesso non protetto

Fu la la fidanzata a farlo arrestare, nel luglio dello scorso anno, dopo averlo denunciato. Aveva scoperto di essere diventata sieropositiva dopo aver avuto rapporti con lui non protetti. La donna, dopo alcuni sintomi tra i quali febbre e perenne mal di gola, ha fatto degli accertamenti medici specifici all’ospedale di Torrette e scoperta la malattia si rivolse alla polizia.

A confermare la detenzione fu il Riesame

La squadra mobile avviò un’indagine lampo sul caso di Ancona (partita dopo la denuncia, fatta a fine maggio) insieme allo Sco, il servizio centrale operativo. E nel pomeriggio del 12 giugno 2018 arrestò a Montecarotto il 35enne Claudio Pinti, autotrasportatore, mentre si trovava a casa dei genitori. A confermare la detenzione per l’imputato che ieri è stato condannato fu anche il tribunale del Riesame. Per i giudicid el tribunale della Libertà infatti, l’uomo avrebbe avuto la capacità di reiterare il suo comportamento e infettare altre donne.

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