Apertura soft a Piazza Affari, poi la ripresa

MILANO – Apertura della Borsa alquanto lenta, poi la ripresa grazie a Buzzi (+1,8%), Banca Mediolanum (+1,6%), Tim (+1,5%), Mediaset (+1,4% in attesa dei conti). Fuori dal listino principale bene Fincantieri (+1%) dopo i buoni risultati di ieri. La trimestrale giova anche a Maire Tecnimont (+2%). Contrastato l’andamento dei titoli che ruotano attorno al Lingotto: dopo i recuperi di ieri Fca lascia sul terreno l’1,9%, Ferrari l’1,5%, Exor lo 0,3%. Male infine Moncler (-1,26%) e prese di beneficio su Banca Generali (-0,9%). Lo spread tra Btp e Bund tedesco apre stabile a 229 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,70%.

Euro

Restano deboli della moneta unica europea scesa ieri sotto quota 1,17 dollari dopo l’intervento del presidente della Bce Mario Draghi. Alle prime battute sui mercati internazionali l’euro passa di mano a 1,1646 sugli stessi valori della chiusura di ieri; sullo yen vale 129,34

Borse europee

Esordio positivo per le Borse europee ma senza particolari spunti nell’ultimo giorno di scambi della settimana: Londra guadagna lo 0,2%, Parigi lo 0,08%, Francoforte lo 0,28%. A Parigi vola Carrefour (+10%) tonificata dai risultati del semestre, mentre è in calo Kering (-6%) dopo che i risultati delle vendite di Gucci che hanno deluso le attese. A Francoforte cede Basf (-2,7%) i cui ricavi del semestre si sono attestati sotto alle stime. Bene Deutsche Telekom (+1,8%) dopo essere stata alzata a ‘buy’ da Citi.

Borse asiatiche

Mercati asiatici a differenti velocità, con l’Australia in ascesa mentre gli altri hanno performance più tiepide che riflettono l’andamento misto degli indici azionari statunitensi. Gli investitori sono concentrati sui tecnologici dopo il crollo da 120 miliardi di dollari di Facebook.
La Borsa di Tokyo termina l’ultima seduta della settimana col segno più, sostenuta dal buon andamento dei risultati aziendali nella stagione delle trimestrali. L’indice Nikkei avanza dello 0,56% a quota 22.712,75. Seduta debole invece per la Grande Cina: Hong Kong, ancora aperta, cede lo 0,17%, Shanghai è in ribasso circa dello 0,3%, Shenzhen dello 0,5%. Bene la Corea.

Oro giallo

Restano deboli le quotazioni dell’oro sui mercati asiatici. Il metallo prezioso con consegna immediata viene scambiato a 1.221 dollari l’oncia, in attesa dei dati sul Pil Usa stasera e del prossimo meeting della Fed.

Oro nero

Quotazioni del petrolio poco mosse sul mercato after hour a New York. Il contratti sul greggio Wti con consegna a settembre passano di mano a 69,63 dollari al barile praticamente invariate rispetto alla chiusura di ieri. Il Brent a Londra è scambiato a 74,56 dollari (+2 centesimi). Ad incidere i timori sulle forniture dopo gli attacchi in Yemen alle petroliere arabe.

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