Appalti, il protocollo per contrastare mafia e corruzione

Appalti, firmato il protocollo per contrastare mafia e corruzione

CASAL DI PRINCIPE – La prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si parla di lavori a sei zeri. E così il sindaco Renato Natale e la sua giunta hanno deciso di potenziare i controlli sulle assegnazioni degli appalti per scongiurare potenziali ingerenze della mafia o il verificarsi di fenomeni corruttivi. Come? Siglando un nuovo protocollo d’intesa con la Prefettura. E ieri mattina, a Caserta, c’è stata la firma. 

In città sono piovuti, anche grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, milioni e milioni di euro che dovranno trasformarsi in opere. Per la precisione, si tratta di un programma di interventi che ha un valore complessivo di 25 milioni di euro. Non pochi. 

“Finora – ha chiarito il primo cittadino – non ci sono stati segnali negativi, ma abbiamo ritenuto opportuno muoverci precauzionalmente”. È da gennaio che l’esecutivo è al lavoro per mettere in piedi questo nuovo protocollo. “Abbiamo avuto anche l’ok dal Viminale. Siamo il primo Comune a firmarne uno aggiornato rispetto a quello in vigore datato 2006. Sicuramente appesantirà un po’ le procedure, potrebbe rallentare l’operatività degli uffici”, ha proseguito Natale, “ma, a nostro avviso, è necessario farlo affinché questi appalti milionari vengano gestiti in modo trasparente seguendo i principi di legalità”. 

L’atto consentirà la formazione di una banca dati grazie alla quale verranno monitorati periodicamente non solo gli imprenditori che si aggiudicheranno l’appalto, ma anche a chi saranno assegnati eventuali subappalti, i fornitori del materiale che verranno adoperati e anche gli operai presenti sul cantiere. “Sarà soprattutto chi si aggiudicherà il lavoro a dover assolvere a questo impegno, fornendo agli uffici le comunicazioni necessarie. Una cabina di regia, composta da Prefettura e Comune”, ha chiarito Natale, “avrà il compito di controllare tutti i passaggi”.

Soddisfazione per la procedura che si è conclusa ieri anche per il prefetto Giuseppe Castaldo: “Grande attenzione ai tentativi di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali negli appalti pubblici. Mai come ora – ha dichiarato Castaldo – devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia e anticorruzione, salvaguardando al contempo l’esigenza di assicurare certezza e celerità nella esecuzione dei lavori pubblici”.

Con il protocollo, inoltre, vengono estese le cautele antimafia sia al di sotto della soglia prevista dalla legge sia nei confronti della “filiera delle imprese”.

In particolare, ha fatto sapere la prefettura, “sono stati assicurati i controlli sulla tracciabilità dei flussi finanziari, sulla prevenzione della corruzione e sui flussi di manodopera. Al fine di garantire, peraltro, il monitoraggio congiunto e la valutazione complessiva della regolare esecuzione degli adempimenti del protocollo, è prevista la costituzione di una cabina di regia per l’analisi coordinata di specifiche questioni che dovessero insorgere in sede di esecuzione”.

Logicamente, come detto, si tratta di azioni che inevitabilmente appesantiranno l’iter di assegnazione degli appalti: “Sappiamo che l’ufficio Tecnico ha un numero di dipendenti minore rispetto a quello di cui avrebbe bisogno – ha evidenziato il sindaco Natale -, ma siamo certi che i nostri dirigenti e dipendenti, grazie alle loro capacità e alla correttezza che hanno mostrato, riusciranno a gestire la situazione. Intanto stiamo anche cercando di potenziare il settore sfruttando, ad esempio, le assunzioni di professionisti che avranno l’esclusivo compito di seguire proprio i progetti del Pnrr”.

Al di là degli aspetti pratici, con la firma del protocollo avvenuta ieri, Natale e la sua maggioranza consiliare hanno voluto dare un messaggio importante: “Questa amministrazione continua la azione tesa a far rispettare la legalità. Lo facciamo – ha concluso il primo cittadino –  non solo per evitare eventuali ingerenze mafiose, ma anche per contrastare possibili fenomeni corruttivi”.

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