ROMA – “Macron passi dalle parole ai fatti e domani mattina accolga i 9mila migranti che si era impegnato ad accogliere”, sono queste le parole di Matteo Salvini in Senato. Stamattina, il ministro degli Interni leghista ha riferito in Parlamento sulla vicenda Aquarius. Un discorso abbastanza ‘battagliero’, in cui il leader del Carroccio ha spiegato che l’Italia non si tirerà indietro nell’accoglienza e nel salvataggio delle vite. Poi un lungo passaggio contro le Ong e la società di Soro.
“Gli Stati tornino a fare gli Stati”, l’attacco alle Ong
“E’ tempo che gli Stati tornino a fare gli Stati. E’ inaccettabile che siano associazioni private finanziate da chissà chi a dettare modi e tempi dell’immigrazione”, spiega Salvini in Senato. “Bisognerebbe vedere da dove arrivano certi finanziamenti. Perchè quando leggo che dietro ad alcuni di essi c’è la OpenSociety di George Soros, mi viene qualche dubbio su quanto sia spontanea questa generosità”.
L’accoglienza dell’Italia: “Niente da imparare da nessuno”
“Non voglio che bambini vengano messi su un gommone e muoiano nel Mediterraneo, perché qualcuno li illude che in Italia c’è lavoro e casa per tutti. Sono stufo”, Matteo Salvini ha parlato anche di assassini di stato, in riferimento ai migranti morti in mare. “Non abbiamo niente da imparare da nessuno, soprattutto in termini di solidarietà. La nostra storia non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del Governo francese che spero diano scuse”, così l’attacco del ministro degli Interni contro Emmanuel Macron, che solo ieri l’aveva definito “disgustoso”.
“Dalle parole ai fatti. Francia accolga i migranti”
“Macron passi dalle parole ai fatti e domani mattina accolga i 9mila migranti che si era impegnato ad accogliere”, ha spiegato il Salvini continuando l’attacco nei confronti del capo di Stato francese. Poi i numeri del segretario della Lega: la Francia ha accolto solo 340 degli oltre 9mila migranti ricollocati oltralpe in tre anni. “La Francia ci dice che siamo cinici ma dal 1 gennaio al 31 maggio ha respinto alle frontiere 10.249 persone, comprese donne e bambini disabili”, ha concluso Salvini.