Armi, indagato il fratello del boss del clan dei Casalesi

Si tratta delle pistole mitragliatrici, fucili, cartucce, granata e semiautomatica trovati in bidoni interrati a Castelvolturno lo scorso aprile

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Spunta un altro indagato per l’arsenale trovato lo scorso aprile nel terreno di un’azienda agricola a Castelvolturno, in via Macedonia (località Seponi). Si tratta del sanciprianese Francesco Del Vecchio, fratello del boss Carlo e della commercialista Eufrasia, recentemente finita sotto inchiesta per concorso esterno al clan dei Casalesi, in relazione all’affare cooperative sociali. L’area dove erano state scoperte le armi è di proprietà dei fratelli Carlo, Leopoldo e Pasquale Diana, assistiti dal legale Pasquale Diana. La mamma dei tre germani, indagati per la detenzione di fucili e pistole, è parente a Paolo Del Vecchio, papà di Francesco, rappresentato dall’avvocato Ferdinando Letizia. A condurre l’attività investigativa è la Squadra moble di Caserta, diretta dal vicequestore Davide Corazzini. Una granata di fabbricazione ‘ex Jugoslavia’, due kalashnikov, quattro pistole mitragliatrici, di cui tre di marca “Uzi”, un fucile a pompa, una semiautomatica e circa 300 cartucce di vario calibro: è questo, nel dettaglio, l’arsenale che, nascosto in bidoni interrati, è stato scoperto dagli agenti di Caserta e del posto fissi di Casapesenna. Su queste armi nei prossimi giorni saranno effettuati dei rilievi tecnici. L’obiettivo è capire se siano state utilizzate in raid verificatisi negli anni scorsi in Campania.

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