Asl in tilt a Caserta, mancano 2.500 unità

CASERTA – Asl allo stremo senza personale, il direttore generale ne prende atto con un provvedimento firmato a fine anno: per i dirigenti medici ne servono il doppio. Operatori socio sanitari il caso estremo: ce ne sono 182, ne servirebbero 575. Il resoconto per l’approvazione del fabbisogno del personale di fine anno restituisce una fotografia impietosa della situazione relativamente alla mancanza di personale nell’azienda sanitaria locale. A fronte dei 4mila e 525 dipendenti attuali ne servirebbero 6mila e 981. Un deficit di 2mila e 456 unità che in teoria l’Asl dovrebbe recuperare anche se l’intervista pare essere di quelle impossibili. Due i settori in cui la mancanza di personale si fa sentire maggiormente; si tratta di quello dei dirigenti medici (ne servirebbero sulla carta 828 oltre ai mille e 82 attuali) e quello degli operatori socio sanitari: sono 182, ne servirebbero 575 con un vuoto pari a 393 operatori. Intanto scadranno a breve alcuni contratti prorogati la scorsa estate.

L’Asl è sempre più in difficoltà nonostante i tentativi di assumere e le proroghe: altri tre medici si dimettono volontariamente dall’incarico. A dire addio ai loro rispettivi posti di lavoro sono stati nei giorni scorsi Giada Maria Cristina Magliocca, dirigente medico presso l’Unità operativa complessa Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Moscati di Aversa; Teresa Cerreto, dirigente medico di Anestesia e Rianimazione presso l’ospedale Moscati di Aversa e Livia Avvisati, dirigente medico psichiatra presso l’Uosm dei distretti 17 e 18 di Caserta, quelli di Aversa e Succivo. La Avvisati ha comunicato la sua decisione di lasciare l’Asl di Caserta per assumere un incarico presso l’Asl Napoli 1 centro.

Scelte quelle dei tre dirigenti medici che ovviamente pongono problemi all’ospedale di Aversa e ai distretti della stessa città normanna e di Succivo per trovare una soluzione alternativa. Un problema che dovrà essere affrontato dall’Asl unitamente ai diversi altri problemi di organico che pure attendono una soluzione. Le procedure per reclutare nuovo personale medico, infermieristico e Oss spesso purtroppo infatti non vanno a buon fine. Tanto che non di rado l’Asl è costretta a prorogare i contratti in scadenza; come fatto nei giorni scorsi per decine e decine di dipendenti fino a giugno e dicembre del prossimo anno. Un copione che si ripete quello relativo al personale dell’Asl che in vista della imminente scadenza delle precedenti proroghe si è vista costretta a prolungare ulteriormente i contratti per assicurare la continuità assistenziale in vari ospedali della provincia di Caserta.

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