L’asse M5S-Lega si rafforza contro i detrattori di Savona

E' scontro tra sovranità popolare e sovranità europea

Salvini e Di Maio

ROMA (Loredana Lerose) L’asse tra M5S e Lega si fortifica davanti ai nuovi ‘niet’ dell’Europa. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su spinta degli altri Paesi dell’Unione ha ingaggiato una crociata contro l’euroscettico Economista Paolo Savona. I leader delle forze di governo Matteo Salvini e Luigi Di Maio non sono disposti a cedere e sono pronti a far saltare il banco.

Asse contro l’Ue

L’Unione europea non è perfetta, questo è un dato di fatto acclarato. Non c’è stato premier, negli ultimi dieci anni, che abbia sostenuto che l’Ue va bene così com’è. I democratici che nelle ultime settimane si sono risvegliati europeisti convinti hanno dimenticato tutte le volte in cui Matteo Renzi, ex premier, ha tuonato dicendo: “O l’Europa cambia, o non si va da nessuna parte” e ancora: “Bisogna cambiare le regole del gioco”. Alla fine anche lui ha ceduto alle pressioni esterne e ha fatto retromarcia. Cosa che Salvini e Di Maio non sembrano disposti a fare rafforzando il proprio asse.

La trappola del pregiudizio

Il nome di Savona, indicato come ministro all’Economia del nascente governo guidato da Giuseppe Conte, ha scatenato il panico a causa delle posizioni critiche rivolte all’Ue fin dalla sua nascita. Ma l’economista 82enne non ha ancora avuto modo di esprimersi. L’idea che il suo intento sia quello di far uscire l’Italia dall’Unione è un pregiudizio. Perfino le posizioni espresse da Lega e M5S in merito all’Ue si sono ‘addolcite’ col tempo. Ma volere un cambiamento o la ridiscussione dei trattati significa necessariamente uscire dall’Ue?

Lo spread

Lo spread è salito al massimo dal 2013 e Renzi attribuisce la responsabilità a Salvini e Di Maio. L’ex segretario Pd punta il dito verso i due leader e non all’allarmismo scatenato intorno a un governo che ancora non è sorto anche grazie ai veti e ai diktat dell’Ue dimentica che M5S e Lega hanno ottenuto il via libera dei cittadini anche grazie alle posizioni espresse in campagna elettorale, e prima, proprio sull’Europa. Sembra che in Italia il Pil governi tutto. L’asse Di Maio-Salvini si propone di invertire tale tendenza.

Mattarella, Salvini e Di Maio

Mattarella non sembra intenzionato a dare il suo placet al nome di Savona alla guida del dicastero dell’economia, messo sotto pressione dal vento contrario che spira dall’Europa. Salvini ha affidato la sua ‘rabbia’ ad un post che ha guadagnato il like di Di Maio. I due ‘alleati’ sono più vicini che mai, su Savona non sono disposti a cedere. Ma se dovesse saltare il banco chi ci rimetterà di più? Probabilmente Mattarella. Il duo Di Maio e Salvini laddove il governo del cambiamento non vedesse la luce potrebbero giocarsi l’intera campagna elettorale su queste settimane convulse in cui, alla fine, i pregiudizi dell’Ue avrebbero avuto la meglio sul voto degli italiani.

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