Autonomia, Boccia: “Deve significare più efficienza, non nuovi centralismi”

"Per me l'autonomia differenziata deve significare più efficienza, non nuovi centralismi. Deve significare una politica industriale che vada in un'unica direzione e non 20 politiche industriali nel Paese più una.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

TORINO – “Per me l’autonomia differenziata deve significare più efficienza, non nuovi centralismi. Deve significare una politica industriale che vada in un’unica direzione e non 20 politiche industriali nel Paese più una. Su questo dobbiamo fare un bagno di realismo comune, sì all’efficienza, non blocchiamo però il paese”. Così il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia al termine dell’assise di Confindustria Piemonte a Torino. “Deve significare un’attenzione alla politica di coesione e deve avere, secondo noi, clausole di supremazia. Questo perché su alcuni titoli importanti come energia e trasporti, nell’ipotesi di conflitto Stato-Regioni, deve prevalere lo Stato. Altrimenti capita come accaduto in alcune Regioni del Mezzogiorno in cui alcuni assi della politica energetica del paese vengono bloccate da una politica regionale”, ha spiegato.

L’ammonimento

Fare attenzione anche allo sviluppo e non solo al consenso. “Ritornare a un Paese fondato sul lavoro usando il trauma del rallentamento economico senza aspettare altri traumi per reagire è elemento determinante, uscendo da una dimensione perenne di campagna elettorale, Europee, poi forse speriamo no Politiche, ma attenzione allo sviluppo oltre che al consenso”, ha concluso Boccia.

LaPresse

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