Autonomie e Tav, Governo spaccato. E sul caso Diciotti i grillini si affidano a Rousseau

Il Movimento 5 Stelle chiede ai suoi iscritti di esprimersi sulla piattaforma Rousseau sull'autorizzazione a procedere contro Salvini

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – Il Movimento 5 Stelle, in crisi di consensi dopo il voto in Abruzzo, cerca di recuperare il rapporto con l’elettorato affidando alla piattaforma Rousseau la questione Diciotti. Gli iscritti al Movimento sono chiamati a prendere posizione sull’autorizzazione a procedere nei confronti del vicepremier leghista Matteo Salvini per il caso Diciotti in giunta al Senato. Il no potrebbe allontanare altri elettori, che ancora poco digeriscono l’alleanza con il Carroccio, mentre il sì potrebbe portare alla spaccatura definitiva con la Lega. Il vicepremier Luigi Di Maio e il suo omologo leghista sono già molto distanti su altre questioni, come Tav e autonomia differenziata.

Il voto su Rousseau

Il relatore della Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato ha già dichiarato che per lui si è trattato di un atto politico, di responsabilità del governo e non della condotta personale di Matteo Salvini. Di Maio con l’utilizzo della piattaforma cerca di legittimare la condotta della sua area di governo. In realtà Rousseau in passato ha mostrato molti limiti sull’effettiva democraticità. Con il tentativo di utilizzare il popolo del web tuttavia il Ministro dello Sviluppo economico mira a placare quell’area di Movimento che vorrebbe processare il Ministro dell’Interno, primo su tutti il presidente della Camera Roberto Fico.

Tensione alta su Tav e autonomie

Il caso Diciotti non è l’unica nota dolente del governo, diviso su Tav e autonomie. Il presidente della Camera Roberto Fico e il premier Giuseppe Conte si sono esposti perché l’esecutivo coinvolga anche l’assemblea dei parlamentari nella discussione dei testi sulle autonomie. Decreti che erano stati configurati come inemendabili. Sulla Tav, dopo la pubblicazione dell’analisi costi-benefici, la spaccatura si fa più ampia. L’analisi è contraria alla continuazione dell’opera, ma la Lega è tornata a sostenere che sia meglio procedere. Salvini ha detto di non essere convinto dal lavoro degli esperti. Entrambe le aree del governo sembrano intenzionate a ridiscuterne dopo le elezioni Europee.

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