Bambini intossicati: le prime indagini escludono la natura virale

Lo spiega il Presidio ospedaliero di Pescara in un attento comunicato

Foto LaPresse / Alessandro Falco

PESCARA (LaPresse)“Si può escludere con sicurezza la natura virale della contaminazione”. Questo è quanto si ricava dalle prima indagini svolte dal Presidio di Pescara. Ciò, in merito ai malori che hanno colpito circa 180 bambini che frequentano le mense del capoluogo. “Altrettanto dicasi per il sospetto di contaminante del genere Salmonella/Shigella. In un primo momento, era stato da più parti indicato come possibile agente patogeno. Allo stato attuale, i referti di laboratorio, già dalla notte, hanno cominciato a dare indicazione circa la famiglia di batteri da ipotizzare come responsabile del focolaio di gastroenterite”.

Il sospetto agente patogeno, pare sia rappresentato dal Campylobacter Jejuni. Responsabile di gastroenteriti molto diffuse. Soprattutto nei paesi del Nord Europa e nei paesi dell’Est.

“Il batterio, che trova diffusione attraverso alimenti, per sua natura è autolimitante. E’, cioè, soggetto ad auto estinsione. Ed è sensibile ad antibiotici a largo spettro e ad eritromicine e macrolidi”, spiegano i sanitari.

Dal 1 giugno ad oggi, hanno fatto ricorso alle cure nosocomiali 136 bambini e 3 adulti. Tutti appartenenti a una collettività scolastica ben individuata. Sulla quale, i servizi di Igiene degli Alimenti del Dipartimento di Prevenzione hanno operato già dal 2 giugno. Provvedendo alla raccolta degli alimenti somministrati nella mensa delle scuole interessate. Al fine di inviare i reperti ai Servizi di analisi dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo per le opportune indagini sugli alimenti.

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