Berlusconi e il voto, tra voglia di riprovarci e timore di un nuovo ko

Silvio sa di non avere i superpoteri, il voto è un'incognita

AFP PHOTO / Tiziana FABI in foto Silvio Berlusconi

ROMA (Loredana Lerose) – Gli azzurri e gli alleati di Fdi pensano che con Silvio Berlusconi nuovamente candidabile il centrodestra vincerebbe le elezioni. Ma questa è realtà o leggenda metropolitana?

Dagli anni novanta ad oggi

In molte occasioni, ripetutesi negli anni, Berlusconi ha dato prova di grande carisma, tanto da riuscire a ribaltare i risultati delle competizioni elettorali che lo vedevano in svantaggio. Questo ha alimentato, intorno alla sua figura, una sorta di leggenda metropolitana che vedrebbe il cavaliere poter raggiungere ogni obiettivo, e lo stesso si sta verificando in queste ore.

La realtà

Se gli azzurri e i meloniani preferiscono guardare il bicchiere mezzo pieno c’è chi non dimentica la realtà. Nel 2013, nonostante per Berlusconi non vi fossero impedimenti, Pierluigi Bersani, ex Pd ora Leu, ‘ha non vinto’ alle politiche proprio contro il leader di Fi.
L’ottimismo degli alleati
La sentenza con cui il leader di Fi viene riammesso a pieno titolo alla vita politica del Paese ha creato grande entusiasmo all’interno della coalizione di centrodestra. O meglio l’ha reata in casa Fi e Fdi. Tanto che Giorgia Meloni si è appellata a Matteo Salvini chiedendogli di non chiudere l’accordo di governo con i 5 Stelle e tornare al voto perchè con ‘Silvio’ si può vincere. Un’ipotesi che non ha nulla di provato e che, per molti, in primis per il diretto interessato rappresenta un rischio.

Consapevolezza berlusconiana

Il più prudente di tutti, in queste ore, è stato proprio l’ex premier. Non perchè abbia paura di confrontarsi con il voto degli elettori, ma per il timore che non sia questo il momento giusto per farlo. Gli anni novanta sono passati, ci si avvicina al primo ventennio del ‘nuovo secolo’ e la tendenza della politica è cambiata proprio come lo è Berlusconi e come lo sono gli italiani. Il voto è un rischio sempre. Per tutti. E se Salvini e la Lega la spuntassero di nuovo cosa ne sarebbe del numero uno di Fi?

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