Biathlon, Wierer entra nella storia: “Sognavo la Coppa del mondo da bambina”

Foto Jonathan Nackstrand /AFP in foto Dorothea Wierer

MILANO – Il termine impresa associato all’aggettivo storica ogni tanto viene abusato nel mondo dello sport, ma questa volta calza a pennello per quanto realizzato da Dorothea Wierer.

Miss biathlon regala all’Italia una magnifica prima volta aggiudicandosi la Coppa del mondo generale al termine di una stagione lunga e faticosa, dove a far la differenza è stata la continuità di rendimento ad alti livelli.

Mai nessun atleta della nazionale, uomo o donna, ci era riuscita prima della campionessa di Brunico. E se si considera che alle sue spalle in classifica si è piazzata un’altra azzurra, Lisa Vittozzi, la vera sorpresa di quest’anno, si intuisce ancor più come le due biatlete italiane abbiano riscritto la storia di questo sport.

Uno dei segreti dietro il trionfo della campionessa delle Fiamme Gialle, che in questo magico 2019 ha portato a casa oltre alla sfera di cristallo anche un oro mondiale nella mass start di Ostersund e una coppa di specialità nell’inseguimento, sta nella capacità di mantenere i nervi saldi anche quando la giornata non è delle migliori. Proprio come avvenuto nella partenza in linea ad Oslo, la prova che ha chiuso la stagione.

Grazie agli errori della compagna di squadra Lisa Vittozzi e della slovacca Anastasiya Kuzmina già al primo poligono, dove invece lei ha trovato lo zero, di fatto il risultato finale non è mai stato in discussione, ma comunque Wierer ha dovuto faticare dopo i tre giri di penalità nella seconda serie e l’ha fatto con grande determinazione.

Solo a risultato conseguito si è lasciata andare esprimendo tutta la propria gioia

Quando ero bambina, non potevo immaginare che un giorno avrei vinto la Coppa del mondo. Sono molta orgogliosa di quello che ho fatto e sono orgogliosa anche di far parte di una Nazionale così forte – ha raccontato l’azzurra, dodicesima all’arrivo proprio dietro la compagna di squadra – Siamo pochi atleti in Italia, ma abbiamo grande passione. Sono davvero felice“.

Il futuro del biathlon italiano è più roseo che mai

Dorotea auspica che i suoi trionfi, e più in generale quelli della squadra azzurra, da Windisch a Hofer passando per Vittozzi, possano aumentare la visibilità del biathlon. “Per me sarebbe importantissimo, dopo tutti questi risultati che abbiamo ottenuto, se potesse avere sempre più spazio in tv, perché è uno sport bellissimo – il suo appello – Ci sono sempre situazioni inaspettate e può cambiare tutto all’utimo secondo: è molto affascinante”.

Nella sfida per il successo nella generale tra le due azzurre Lisa Vittozzi alla fine si è dovuta accontentare della seconda piazza, comunque difesa dagli assalti di Kuzmina. A differenza della fuoriclasse slovacca, quello all’assalto della sfera di cristallo è solo un arrivederci per la sappadina.

“Avevo sognato per un attimo la Coppa del mondo, ma è una vittoria solo rimandata al futuro: ho tutto il tempo davanti e ho le capacità per farlo – ha evidenziato Lisa, che ha pagato i 5 errori su 10 a terra che l’hanno subito tagliata fuori dalla corsa – Ho raggiunto pian piano i miei obiettivi, ne ho ancora tanti, vedremo come andrà l’anno prossimo. Non ero sul pezzo e l’ultima tappa è stata la più deludente. Sono soddisfatta della mia crescita e penso di poter crescere anche di più”.
(LaPresse)

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