BOLZANO – Uno schianto fatale ha trasformato un’allegra discesa in slittino in una tragedia. A perdere la vita Emily Formisano, di otto anni. Una fine tragica alla quale gli investigatori stanno cercando di dare una spiegazione.
Gli inquirenti sono al lavoro per capire come la piccola e i suoi siano finiti su quella pista dell’altipiano del Renon, nelle Alpi Sarentine dell’Alto Adige. Dalla prima ricostruzione Emily sarebbe salita fin lì con la madre, Renata Dyakowska, di origini polacche, il padre e il fratello. La donna aveva fittato poco prima quello slittino per lei e la figlia, una ‘giocattolo’ che si è rivelato mortale.
La pendenza di quaranta gradi era troppa
Potrebbe esserci un tragico errore alla base di questa triste vicenda. Dalle prime indagini delle forze dell’ordine è probabile che mamma Renata abbia sbagliato inconsapevolmente la pista. Sono solo alcune infatti le aree che posso essere percorse in slittino in quella zona, e per arrivare al punto di partenza della pista apposita salire con la cabinovia dalla base del Corno di Renon fino alla stazione intermedia. Lì però la donna avrebbe continuato a camminare assieme alla piccola Emily, prendendo il secondo rato di cabinovia e arrivando ancora più in alto. Lì c’erano solo due piste, una nera e una rossa, entrambe vietate agli slittini. Avrebbe imboccato quella nera, lanciandosi con la figlia, ma la pendenza di 40 gradi era troppo ripida e la slitta ha preso velocità fino ad impattare contro un albero. Emily è morta sul colpo, la madre ricoverata a Bolzano in gravissime condizioni. Entrambe erano senza il caschetto.
L’ipotesi: voleva imboccare il tratto per gli escursionisti
Il perché Renata abbia intrapreso quella pista pericolosa è al vaglio degli investigatori.E’ probabile che si sia trattato di un fatale errore. Probabilmente la donna voleva intraprendere un breve tratto per escursionisti che conduce a due rifugi della zona. Un tratto piano che può essere percorso anche a piedi.