Bologna, anziani maltrattati in una casa riposo: 4 nei guai

Tre arresti e una interdizione dalla professione medica al termine dell’inchiesta sulla casa riposo ‘Il Fiore’ di San Lazzaro Di Savena: sono responsabili e addetti della struttura che accoglie persone della terza età non autosufficienti

Maltrattamenti in una casa di riposo

BOLOGNA (Antonio Casapulla) Avrebbero maltrattato gli anziani di una casa riposo, quattro persone sono state raggiunte da una misura cautelare. Ad essere coinvolti nell’inchiesta sono responsabili e dipendenti della struttura ‘Il Fiore’, con sede a San Lazzaro Di Savena, in provincia di Bologna.

L’operazione delle forze dell’ordine

I carabinieri della compagnia di Bologna Centro e del Nas hanno eseguito quattro misure cautelari nei confronti dei responsabili e dipendenti di una casa famiglia di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, accusati di maltrattamenti e vessazioni sugli anziani ospitati nella struttura. Uno è in carcere, due ai domiciliari e uno ha avuto un’interdizione dalla professione medica. L’operazione è chiamata ‘Fiore velenoso’ dal nome della casa famiglia ‘Il Fiore’, che ospita anziani. Si tratta della seconda inchiesta che riguarda le case per anziani in Emilia Romagna nel giro di poco più di due mesi.

Il precedente

Analoga ordinanza fu eseguita nel marzo scorso a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, lo scorso mese di marzo. Un’indagine partita oltre un anno fa, dopo la segnalazione di alcuni parenti degli anziani. Attraverso le videocamere nascoste è stato possibile visionare le registrazioni. Sono stati documentati almeno cinque casi di violenze e maltrattamenti nei confronti degli ospiti di un centro anziani comunale di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, accreditato e gestito dalla cooperativa Coopselios.

Ad essere sotto indagine è oltre la metà degli operatori che vi lavorano. Sono 13 le persone indagate (per 6 di loro è arrivata la sospensione), oltre alla coordinatrice della struttura. Le telecamere hanno permesso di documentare come le operatrici spostassero fisicamente il letto degli anziani, soprattutto quando questi chiedevano aiuto o di essere cambiati. In questo modo impedivano alle loro vittime di usare il telecomando col campanello per chiedere assistenza, lasciandoli, quindi, a lamentarsi per ore. Terribili anche alcune delle frasi registrate: “Ti lascio in mezzo alla tua piscia”, “Stai fermo qua e aspetta la tua ora”.

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